Investing.com – Il dollaro canadese è salito venerdì contro il dollaro statunitense, dopo il rilascio dei dati canadesi sull’inflazione e sulle vendite al dettaglio.
Il cambio USD/CAD ha chiuso la seduta di venerdì a 1,0637, in calo 0,25%, dopo essere salito a 1,0737, il massimo dal 25 maggio 2010. Sulla settimana il cambio è salito dello 0,52%.
Supporto a 1,0600, minimo di mercoledì e resistenza a 1,0737 massimo di venerdì.
In Canada i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è rimasto invariato a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,2%. L’IPC core, che esclude le otto voci più volatili, ha segnato un calo dello 0,1% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio in Canada sono scese dello 0,1% ad ottobre, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%. Le vendite al dettaglio core, che escludono le automobili, sono aumentate dello 0,4% ad ottobre, contro le aspettative di una lettura piatta.
Il sentimento del rischio è migliorato poiché il dipartimento per il commercio USA ha dichiarato che l’economia è cresciuta del 4,1% nel terzo trimestre, superando le stime di crescita del 3,6%.
La domanda per il biglietto verde è rimasta supportata dopo che la Fed ha dichiarato mercoledì che inizierà a ridurre lo stimolo da 85 miliardi di dollari al mese da 10 miliardi di dollari al mese a gennaio, nei segni generali di ripresa negli USA.
La banca centrale statunitense ha confermato che i tassi di interesse resteranno bassi anche dopo il calo del tasso di disoccupazione sotto il 6,5%, soglia sotto la quale la Fed ha dichiarato che inizierà a considerare un aumento dei tassi.
Nella prossima settimana gli Stati Uniti rilasceranno i report sugli ordinativi durevoli, sulle vendite di case nuove e sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre il Canada produrrà i dati mensili sul PIL.
I volumi si prevedono piuttosto contenuti in attesa delle vacanze di Natale e gran parte dei traders ha chiuso le posizioni prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nel mercato e la volatilità.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 23 dicembre
Il Canada pubblicherà i dati mensili sul prodotto interno lordo, l’indicatore principale dell’attività economica e l’indicatore più importante sullo stato di salute dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati ufficiali sulle spese pro capite mentre l’Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Martedì 24 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché un report sulla vendita di case nuove.
Mercoledì 25 dicembre
I mercati negli USA ed in Canada resteranno chiusi per la festività del Natale.
Giovedì 26 dicembre
I mercati in Canada resteranno chiusi.
Gli USA rilascerannp il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 dicembre
Gli USA chiuderanno la settimana con un report sulle scorte di greggio.
Il cambio USD/CAD ha chiuso la seduta di venerdì a 1,0637, in calo 0,25%, dopo essere salito a 1,0737, il massimo dal 25 maggio 2010. Sulla settimana il cambio è salito dello 0,52%.
Supporto a 1,0600, minimo di mercoledì e resistenza a 1,0737 massimo di venerdì.
In Canada i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC è rimasto invariato a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,2%. L’IPC core, che esclude le otto voci più volatili, ha segnato un calo dello 0,1% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio in Canada sono scese dello 0,1% ad ottobre, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%. Le vendite al dettaglio core, che escludono le automobili, sono aumentate dello 0,4% ad ottobre, contro le aspettative di una lettura piatta.
Il sentimento del rischio è migliorato poiché il dipartimento per il commercio USA ha dichiarato che l’economia è cresciuta del 4,1% nel terzo trimestre, superando le stime di crescita del 3,6%.
La domanda per il biglietto verde è rimasta supportata dopo che la Fed ha dichiarato mercoledì che inizierà a ridurre lo stimolo da 85 miliardi di dollari al mese da 10 miliardi di dollari al mese a gennaio, nei segni generali di ripresa negli USA.
La banca centrale statunitense ha confermato che i tassi di interesse resteranno bassi anche dopo il calo del tasso di disoccupazione sotto il 6,5%, soglia sotto la quale la Fed ha dichiarato che inizierà a considerare un aumento dei tassi.
Nella prossima settimana gli Stati Uniti rilasceranno i report sugli ordinativi durevoli, sulle vendite di case nuove e sulle richieste di sussidio di disoccupazione, mentre il Canada produrrà i dati mensili sul PIL.
I volumi si prevedono piuttosto contenuti in attesa delle vacanze di Natale e gran parte dei traders ha chiuso le posizioni prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nel mercato e la volatilità.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 23 dicembre
Il Canada pubblicherà i dati mensili sul prodotto interno lordo, l’indicatore principale dell’attività economica e l’indicatore più importante sullo stato di salute dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati ufficiali sulle spese pro capite mentre l’Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Martedì 24 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché un report sulla vendita di case nuove.
Mercoledì 25 dicembre
I mercati negli USA ed in Canada resteranno chiusi per la festività del Natale.
Giovedì 26 dicembre
I mercati in Canada resteranno chiusi.
Gli USA rilascerannp il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 dicembre
Gli USA chiuderanno la settimana con un report sulle scorte di greggio.