Investing.com – Il dollaro è salito venerdì contro il franco svizzero, con la domanda per il biglietto verde supportata dai timori per la politica fiscale USA, nonché dai timori sulle previsioni fiscali ed economiche nella zona euro.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9402 giovedì, il minimo dal 7 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9451, in calo dello 0,32% sulla settimana.
Supporto a 0,9402 minimo di giovedì e resistenza a 0,9497, massimo del 9 novembre.
Intanto gli investitori continuano a rimanere preoccupati dal ‘precipizio fiscale’ statunitense, rappresentato un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio.
I leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Si teme che l’economia USA ricada in recessione, a meno che il Congresso in preda alle divisioni interne e la Casa Bianca non trovino un compromesso prima della scadenza del 1° gennaio, tra sette settimane.
Le preoccupazioni per le previsioni economiche nella zona euro sono state sottolineate dai dati che hanno mostrato una contrazione dell’economia nella zona euro dello 0,1% nel terzo trimestre, riportando la regione in recessione in seguito al precedente calo trimestrale dello 0,2%.
I timori per la situazione greca continuano per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
La decisione sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia, pari a 31,5 miliardi di euro di aiuti, è stata posposta al 20 novembre.
Intanto salgono i timori in Medio Oriente, con i missili palestinesi che hanno colpito le aree attorno a Gerusalemme e Tel Aviv questo venerdì, mentre Israele continua a colpire Gaza.
Il Presidente della Banca Nazionale Svizzera Thomas Jordan ha dichiarato venerdì che la banca continuerà a mantenere il tetto minimo di cambio di 1,20 stabilito lo scorso anno.
Jordan ha affermato che il valore del franco svizzero è rimasto alto e che sta pesando sull’economia elvetica.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sugli sviluppi relativi al “precipizio fiscale” USA, nonché sul vertice dei ministri delle finanze di questo martedì.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 19 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sulla vendita di case esistenti, un indicatore chiave della situazione economica attuale.
Martedì 20 novembre
La Svizzera rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati relativi alle nuove concessioni edilizie, un importante indicatore della futura attività di costruzione.
Mercoledì 21 novembre
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione insieme ai dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio. Questi dati saranno rilasciati un giorno prima per via della festività del Thanksgiving di questo giovedì.
Gli Stati Uniti rilascerannoi dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Giovedì 22 novembre
I mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per la Festa del Ringraziamento.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9402 giovedì, il minimo dal 7 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9451, in calo dello 0,32% sulla settimana.
Supporto a 0,9402 minimo di giovedì e resistenza a 0,9497, massimo del 9 novembre.
Intanto gli investitori continuano a rimanere preoccupati dal ‘precipizio fiscale’ statunitense, rappresentato un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio.
I leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Si teme che l’economia USA ricada in recessione, a meno che il Congresso in preda alle divisioni interne e la Casa Bianca non trovino un compromesso prima della scadenza del 1° gennaio, tra sette settimane.
Le preoccupazioni per le previsioni economiche nella zona euro sono state sottolineate dai dati che hanno mostrato una contrazione dell’economia nella zona euro dello 0,1% nel terzo trimestre, riportando la regione in recessione in seguito al precedente calo trimestrale dello 0,2%.
I timori per la situazione greca continuano per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
La decisione sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia, pari a 31,5 miliardi di euro di aiuti, è stata posposta al 20 novembre.
Intanto salgono i timori in Medio Oriente, con i missili palestinesi che hanno colpito le aree attorno a Gerusalemme e Tel Aviv questo venerdì, mentre Israele continua a colpire Gaza.
Il Presidente della Banca Nazionale Svizzera Thomas Jordan ha dichiarato venerdì che la banca continuerà a mantenere il tetto minimo di cambio di 1,20 stabilito lo scorso anno.
Jordan ha affermato che il valore del franco svizzero è rimasto alto e che sta pesando sull’economia elvetica.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sugli sviluppi relativi al “precipizio fiscale” USA, nonché sul vertice dei ministri delle finanze di questo martedì.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 19 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sulla vendita di case esistenti, un indicatore chiave della situazione economica attuale.
Martedì 20 novembre
La Svizzera rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati relativi alle nuove concessioni edilizie, un importante indicatore della futura attività di costruzione.
Mercoledì 21 novembre
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione insieme ai dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio. Questi dati saranno rilasciati un giorno prima per via della festività del Thanksgiving di questo giovedì.
Gli Stati Uniti rilascerannoi dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Giovedì 22 novembre
I mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per la Festa del Ringraziamento.