Investing.com – Il dollaro si è staccato dal massimo di 2 settimane venerdì contro il franco svizzero, in seguito ai dati USA migliori del previsto relativi al PIL del terzo trimestre; tuttavia la richiesta di valuta rifugio è stata sostenuta dai timori sulla zona euro.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9386 venerdì, il minimo dall’11 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9348, in salita dello 0,68% sulla settimana.
Supporto a 0,9250 minimo del 22 ottobre e resistenza a 0,9386, massimo di venerdì.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che il PIL USA è salito di un destagionalizzato 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
L’Università del Michigan ha riportato che la fiducia dei consumatori è scesa a 82,6 ad ottobre, dalla lettura iniziale di 83,1, il massimo dal settembre 2007.
La scorsa settimana la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
I timori sulle previsioni economiche della Spagna sono salite venerdì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione in Spagna è schizzato ad un record del 25,02% nel terzo trimestre.
Intanto sui mercati si attende qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Pesa inoltre l’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obiettivi delle misure di austerity.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati sull’occupazione non agricola statunitense, dopo il calo inaspettato della disoccupazione al 7,8% a settembre dopo un 8,1% del mese precedente.
Gli investitori attenderanno qualsiasi segno che mostri un avvicinamento della Spagna ad una richiesta di salvataggio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 29 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo relativi ai redditi personali, alle spese personali e dall’inflazione è consumi core.
Martedì 30 ottobre
Gi Stati Uniti rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia, insieme ai dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un importante indicatore della domanda nel settore dell’edilizia abitativa.
Mercoledì 31 ottobre
Negli Stati Uniti l’azienda di gestione buste-paga ADP rilascerà un report sulle buste-paga agricole, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nel settore privato. Gli USA pubblicheranno inoltre i dati sull’attività manifatturiera dell’area di Chicago, insieme dati sui costi dell’occupazione e sulle scorte di greggio.
Giovedì 1 novembre
La Svizzera rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, un indicatore chiave della spesa dei consumatori, che rappresenta la maggiore voce dell’attività economica; il paese elvetico rilascerà inoltre un report sull’attività manifatturiera.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre il report settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, insieme dati ufficiali sulla produttività non agricola e sui costi del lavoro, due importanti indicatori internazionali.
Inoltre l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati sul settore manifatturiero statunitense.
Venerdì 2 novembre
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con gli attesissimi dati ufficiali sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nell’economia, insieme ai dati sul tasso di disoccupazione.
Gli USA pubblicheranno inoltre dati sui redditi medi e sugli ordinativi industriali.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9386 venerdì, il minimo dall’11 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9348, in salita dello 0,68% sulla settimana.
Supporto a 0,9250 minimo del 22 ottobre e resistenza a 0,9386, massimo di venerdì.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che il PIL USA è salito di un destagionalizzato 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
L’Università del Michigan ha riportato che la fiducia dei consumatori è scesa a 82,6 ad ottobre, dalla lettura iniziale di 83,1, il massimo dal settembre 2007.
La scorsa settimana la Fed ha dichiarato che l’economia sta migliorando moderatamente, ma che la crescita occupazionale è stata lenta ed il tasso di disoccupazione resta elevato.
La banca centrale ha pianificato di tenere il tasso di interesse vicino allo zero per la metà del 2015.
I timori sulle previsioni economiche della Spagna sono salite venerdì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione in Spagna è schizzato ad un record del 25,02% nel terzo trimestre.
Intanto sui mercati si attende qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Pesa inoltre l’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obiettivi delle misure di austerity.
Nella prossima settimana, i mercati saranno concentrati sui dati sull’occupazione non agricola statunitense, dopo il calo inaspettato della disoccupazione al 7,8% a settembre dopo un 8,1% del mese precedente.
Gli investitori attenderanno qualsiasi segno che mostri un avvicinamento della Spagna ad una richiesta di salvataggio.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 29 ottobre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del governo relativi ai redditi personali, alle spese personali e dall’inflazione è consumi core.
Martedì 30 ottobre
Gi Stati Uniti rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia, insieme ai dati sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un importante indicatore della domanda nel settore dell’edilizia abitativa.
Mercoledì 31 ottobre
Negli Stati Uniti l’azienda di gestione buste-paga ADP rilascerà un report sulle buste-paga agricole, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nel settore privato. Gli USA pubblicheranno inoltre i dati sull’attività manifatturiera dell’area di Chicago, insieme dati sui costi dell’occupazione e sulle scorte di greggio.
Giovedì 1 novembre
La Svizzera rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, un indicatore chiave della spesa dei consumatori, che rappresenta la maggiore voce dell’attività economica; il paese elvetico rilascerà inoltre un report sull’attività manifatturiera.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre il report settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, insieme dati ufficiali sulla produttività non agricola e sui costi del lavoro, due importanti indicatori internazionali.
Inoltre l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati sul settore manifatturiero statunitense.
Venerdì 2 novembre
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con gli attesissimi dati ufficiali sull’occupazione non agricola, un indicatore chiave della creazione di posti di lavoro nell’economia, insieme ai dati sul tasso di disoccupazione.
Gli USA pubblicheranno inoltre dati sui redditi medi e sugli ordinativi industriali.