Investing.com – Il dollaro è stabile vicino ai minimi di due anni contro il franco svizzero questo venerdì, le aspettative di una riduzione del programma di stimolo della Federal Reserve sono salite in vista del vertice di politica della prossima questa settimana.
Il cambio USD/CHF è salito ai massimi della seduta di 0,8918, ed è successivamente sceso dello 0,01% a 0,8890.
Supporto a 0,8839, minimo di mercoledì e resistenza a 0,8983, massimo del 6 dicembre.
Le aspettative sull’eventualità che la Fed possa iniziare a ridurre lo stimolo da 85 miliardi di dollari al mese sono state alimentate dai dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio USA a novembre rilasciati giovedì, dati che hanno alimentato i segnali di ripresa economica.
Anche l’accordo sul bilancio del prossimo biennio è stato visto come la rimozione di un ostacolo alla riduzione dello stimolo monetario.
Il dollaro è sceso dopo che gli investitori hanno i bloccato i profitti, mentre i dati hanno mostrato che l’IPP statunitense è sceso dello 0,1% a novembre, alimentando così i timori di un calo dell’inflazione.
I dati USA hanno influito ben poco sulle aspettative che la Fed possa decidere nei prossimi mesi di ritirare il programma di stimolo dopo che il report sull’occupazione non agricola ha mostrato che l’economia ha segnato un numero di nuovi posti di lavoro maggiore del previsto a novembre.
La Swiss National Bank ha dichiarato di voler mantenere il tasso minimo di cambio sul franco a 1,20 per euro e il tasso di interesse di riferimento invariato a zero, come previsto.
Il franco svizzero è “ancora in salita” ha affermato la banca. La SNB ha mantenuto invariata la previsione di crescita economica, affermando di aspettarsi una crescita tra l’1,5% e il 2% nel 2013. Per il 2014 la SNB prevede una crescita di circa il 2%.
Il Presidente della SNB Thomas Jordan ha dichiarato che “data la vulnerabile situazione economica all’estero, per la Svizzera prevarranno ancora i rischi al ribasso”.
Nella prossima settimana gli investitori si concentreranno sull’esito del vertice di politica monetaria della Fed e sulla relativa conferenza stampa con il Presidente della Fed Ben Bernanke.
Nella zona euro saranno rilasciati i dati manifatturieri e sull’attività del settore dei servizi, mentre è atteso l’indie ZEW sul sentimento economico tedesco. Intanto la BoJ terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 16 dicembre
Gli USA rilasceranno un report sulla produzione industriale, sull’attività manifatturiera nello Stato di New York, nonché la bilancia degli investimenti esteri e nazionali in Titoli del Tesoro USA.
Martedì 17 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sull’inflazione al consumo e sul conto corrente.
Mercoledì 18 dicembre
L’Istituto ZEW pubblicherà un report sulle aspettative economiche in Svizzera, un indicatore chiave della salute dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione e sui nuovi cantieri.
Nel corso della giornata la Federal Reseve annuncerà il tasso di interesse sui fondi federali e pubblicherà la dichiarazione del tasso. La banca centrale USA pubblicherà i dati sulle proiezioni economiche dei prossimi due anni. La dichiarazione sarà seguita da una conferenza stampa del Presidente della Fed Ben Bernanke.
Giovedì 12 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso e sull’attività manifatturiera di Philadelphia. Il paese rilascerà inoltre il report settimana sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 20 dicembre
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati rivisti sul PIL del terzo trimestre.
Il cambio USD/CHF è salito ai massimi della seduta di 0,8918, ed è successivamente sceso dello 0,01% a 0,8890.
Supporto a 0,8839, minimo di mercoledì e resistenza a 0,8983, massimo del 6 dicembre.
Le aspettative sull’eventualità che la Fed possa iniziare a ridurre lo stimolo da 85 miliardi di dollari al mese sono state alimentate dai dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio USA a novembre rilasciati giovedì, dati che hanno alimentato i segnali di ripresa economica.
Anche l’accordo sul bilancio del prossimo biennio è stato visto come la rimozione di un ostacolo alla riduzione dello stimolo monetario.
Il dollaro è sceso dopo che gli investitori hanno i bloccato i profitti, mentre i dati hanno mostrato che l’IPP statunitense è sceso dello 0,1% a novembre, alimentando così i timori di un calo dell’inflazione.
I dati USA hanno influito ben poco sulle aspettative che la Fed possa decidere nei prossimi mesi di ritirare il programma di stimolo dopo che il report sull’occupazione non agricola ha mostrato che l’economia ha segnato un numero di nuovi posti di lavoro maggiore del previsto a novembre.
La Swiss National Bank ha dichiarato di voler mantenere il tasso minimo di cambio sul franco a 1,20 per euro e il tasso di interesse di riferimento invariato a zero, come previsto.
Il franco svizzero è “ancora in salita” ha affermato la banca. La SNB ha mantenuto invariata la previsione di crescita economica, affermando di aspettarsi una crescita tra l’1,5% e il 2% nel 2013. Per il 2014 la SNB prevede una crescita di circa il 2%.
Il Presidente della SNB Thomas Jordan ha dichiarato che “data la vulnerabile situazione economica all’estero, per la Svizzera prevarranno ancora i rischi al ribasso”.
Nella prossima settimana gli investitori si concentreranno sull’esito del vertice di politica monetaria della Fed e sulla relativa conferenza stampa con il Presidente della Fed Ben Bernanke.
Nella zona euro saranno rilasciati i dati manifatturieri e sull’attività del settore dei servizi, mentre è atteso l’indie ZEW sul sentimento economico tedesco. Intanto la BoJ terrà l’ultimo vertice di politica monetaria dell’anno.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 16 dicembre
Gli USA rilasceranno un report sulla produzione industriale, sull’attività manifatturiera nello Stato di New York, nonché la bilancia degli investimenti esteri e nazionali in Titoli del Tesoro USA.
Martedì 17 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sull’inflazione al consumo e sul conto corrente.
Mercoledì 18 dicembre
L’Istituto ZEW pubblicherà un report sulle aspettative economiche in Svizzera, un indicatore chiave della salute dell’economia.
Gli USA rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione e sui nuovi cantieri.
Nel corso della giornata la Federal Reseve annuncerà il tasso di interesse sui fondi federali e pubblicherà la dichiarazione del tasso. La banca centrale USA pubblicherà i dati sulle proiezioni economiche dei prossimi due anni. La dichiarazione sarà seguita da una conferenza stampa del Presidente della Fed Ben Bernanke.
Giovedì 12 dicembre
Gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso e sull’attività manifatturiera di Philadelphia. Il paese rilascerà inoltre il report settimana sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 20 dicembre
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati rivisti sul PIL del terzo trimestre.