Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro lo yen, al minimo di 2 mesi e mezzo, tra i dati misti USA che hanno pesato sul biglietto verde , mentre gli step annunciati dalla Banca del Giappone la scorsa settimana hanno supportato lo yen.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,64, il minimo dal 21 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 79,71 in calo dello 0,15%.
Supporto a 79,35, il minimo del 20 febbraio e resistenza a 80,38, massimo di lunedì.
Il dollaro è andato sotto pressione dopo il rilascio di un report sull'indice PMI manifatturiero di Chicago che ha mostrato un calo a 56,2 ad aprile - il minimo dal novembre 2009 – contro una lettura del 62,2 nel mese precedente.
Gli economisti avevano previsto un calo a 60,9 ad aprile.
L'Ufficio di Analisi economica statunitense ha dichiarato che le spese personali sono aumentate dello 0,3% a marzo contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Intanto lo yen ha trovato sostegno anche dalle nuove misure di allentamento annunciate da parte della Banca del Giappone, in linea con le aspettative del mercato.
In seguito alla riunione di politica monetaria di giovedì, la BoJ ha dichiarato che aumenterà il suo piano di acquisti di 5 mila miliardi di yen, mentre un programma per fornire prestiti alle banche è stato ridotto di mila miliardi di yen.
Gli economisti avevano atteso un aumento di ben 10 mila miliardi di yen per il programma di stimolo della nazione.
Lo yen valuta rifugio ha trovato un ulteriore supporto dai dati di ieri che hanno confermato la recessione in atto in Spagna nel primo trimestre, dati che hanno alimentato i timori che le misure di austerità possano inficiare la crescita economica nella zona euro.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,01%, a 105,66.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l'ISM rilascerà un attesissimo report sull'attività manifatturiera.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,64, il minimo dal 21 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 79,71 in calo dello 0,15%.
Supporto a 79,35, il minimo del 20 febbraio e resistenza a 80,38, massimo di lunedì.
Il dollaro è andato sotto pressione dopo il rilascio di un report sull'indice PMI manifatturiero di Chicago che ha mostrato un calo a 56,2 ad aprile - il minimo dal novembre 2009 – contro una lettura del 62,2 nel mese precedente.
Gli economisti avevano previsto un calo a 60,9 ad aprile.
L'Ufficio di Analisi economica statunitense ha dichiarato che le spese personali sono aumentate dello 0,3% a marzo contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Intanto lo yen ha trovato sostegno anche dalle nuove misure di allentamento annunciate da parte della Banca del Giappone, in linea con le aspettative del mercato.
In seguito alla riunione di politica monetaria di giovedì, la BoJ ha dichiarato che aumenterà il suo piano di acquisti di 5 mila miliardi di yen, mentre un programma per fornire prestiti alle banche è stato ridotto di mila miliardi di yen.
Gli economisti avevano atteso un aumento di ben 10 mila miliardi di yen per il programma di stimolo della nazione.
Lo yen valuta rifugio ha trovato un ulteriore supporto dai dati di ieri che hanno confermato la recessione in atto in Spagna nel primo trimestre, dati che hanno alimentato i timori che le misure di austerità possano inficiare la crescita economica nella zona euro.
Lo yen è stabile contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,01%, a 105,66.
Nel corso della giornata negli Stati Uniti l'ISM rilascerà un attesissimo report sull'attività manifatturiera.