Investing.com – Il dollaro USA è in calo contro lo yen questo venerdì, con gli investitori che bloccano i profitti dopo che ieri il cambio è salito al massimo di sei mesi e mezzo contro lo yen, tra le crescenti pressioni verso un ulteriore stimolo dalla Banca del Giappone, pesando sulla richiesta di yen.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,90, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 80,97, in calo dello 0,24%.
Supporto 80,12, minimo di giovedì e resistenza a 81,45, massimo di giovedì e di sei mesi e mezzo.
Lo yen è andato sotto pressione dopo che Shinzo Abe, Capo del partito di opposizione del governo giapponese (LDP - Partito Liberale Democratico) ha dichiarato che le prossime elezioni determineranno quale partito sarà in grado a dare un spinta all’economia stagnante.
Il partito LDP si è impegnato a dare il massimo per combattere al deflazione e l’eccessivo apprezzamento dello yen, raggiungendo il taget del 2% d’inflazione e chiedendo una revisione per spingere la cooperazione tra il governo e la banca centrale.
Il Giappone ha sciolto oggi la camera ed ha proclamato per il 16 dicembre le elezioni anticipate, che vedono favorito il Partito Liberale Democratico
(LDP).
Gli investitori sono rimasti concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,47% a 103,26.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati ufficiali sul tasso di capacità di utilizzo e sulla produzione industriale, nonché un report sul bilancio degli acquisti di obbligazioni nazionali ed estere.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,90, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 80,97, in calo dello 0,24%.
Supporto 80,12, minimo di giovedì e resistenza a 81,45, massimo di giovedì e di sei mesi e mezzo.
Lo yen è andato sotto pressione dopo che Shinzo Abe, Capo del partito di opposizione del governo giapponese (LDP - Partito Liberale Democratico) ha dichiarato che le prossime elezioni determineranno quale partito sarà in grado a dare un spinta all’economia stagnante.
Il partito LDP si è impegnato a dare il massimo per combattere al deflazione e l’eccessivo apprezzamento dello yen, raggiungendo il taget del 2% d’inflazione e chiedendo una revisione per spingere la cooperazione tra il governo e la banca centrale.
Il Giappone ha sciolto oggi la camera ed ha proclamato per il 16 dicembre le elezioni anticipate, che vedono favorito il Partito Liberale Democratico
(LDP).
Gli investitori sono rimasti concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Si teme che l’economia statunitense possa ricadere in recessione se il Congresso e la Casa Bianca non lavoreranno insieme per trovare un compromesso prima dell’1 gennaio.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,47% a 103,26.
Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati ufficiali sul tasso di capacità di utilizzo e sulla produzione industriale, nonché un report sul bilancio degli acquisti di obbligazioni nazionali ed estere.