Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro lo yen questo martedì, dopo che i timori di un salvataggio per la Grecia e le tensioni sulla politica fiscale statunitense hanno supportato la domanda di valuta rifugio.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 79,21, il minimo da venerdì; successivamente il cambio si è attestato a 79,24, in calo dello 0,31%.
Supporto 79,06, minimo di venerdì e di 3 settimane e resistenza a 79,63, massimo della seduta.
Il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE non riescono a trovare un accordo su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili; ciò si traduce in un ritardo nello sblocco della tranche di salvataggio di 31,5 miliardi.
La decisione è stata posposta al 20 novembre.
Gli investitori attendono inoltre il report ZEW sul sentimento economico tedesco nel corso della giornata, nei timori che la principale economia mondiale sia stata colpita dalla crisi del debito.
La richiesta di valuta rifugio è stata spinta dai timori sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio e che potrebbe minacciare l’economia statunitense e quella mondiale.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY giù dello 0,56% a 100,46.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sul bilancio federale.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 79,21, il minimo da venerdì; successivamente il cambio si è attestato a 79,24, in calo dello 0,31%.
Supporto 79,06, minimo di venerdì e di 3 settimane e resistenza a 79,63, massimo della seduta.
Il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE non riescono a trovare un accordo su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili; ciò si traduce in un ritardo nello sblocco della tranche di salvataggio di 31,5 miliardi.
La decisione è stata posposta al 20 novembre.
Gli investitori attendono inoltre il report ZEW sul sentimento economico tedesco nel corso della giornata, nei timori che la principale economia mondiale sia stata colpita dalla crisi del debito.
La richiesta di valuta rifugio è stata spinta dai timori sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio e che potrebbe minacciare l’economia statunitense e quella mondiale.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY giù dello 0,56% a 100,46.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sul bilancio federale.