Investing.com – Il dollaro è vicino al massimo di 2 settimane contro lo yen questo mercoledì, in seguito al rilascio di dati economici USA che hanno supportato con il biglietto verde.
Il cambio USD/JPY ha toccato 78,30 , nella mattinata degli scambi statunitensi, il massimo dal 19 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 78,49, in salita dello 0,44%.
Supporto 78,13 il minimo della seduta e resistenza a 78,73, massimo del 30 agosto.
I dati hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi negli USA è saliti al ritmo più veloce del previsto a settembre, in salita per il 33esimo mese consecutivo.
L’ISM ha dichiarato che il suo indice non manifatturiero è salito a 55,1 a settembre, da una lettura di 53,7 ad agosto.
Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 53,2 a settembre.
Sempre oggi l’azienda di gestione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione USA è privata non agricola ha segnato un aumento di 162.000 a settembre, superando le aspettative di 143.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 189.000 dal precedente dal di 201.000.
Il sentimento resta sotto pressione dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha smentito una richiesta di salvataggio prima del week end, nonostante la speculazione che Madrid sia vicina a chiedere un salvataggio.
I dati deboli sul settore dei servizi in Europa ed in Cina hanno alimentato i timori per la ripresa dell’economia mondiale.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,09% a 101,06.
In Giappone un funzionario del governo giapponese ha confermato la determinazione del governo nell’agire contro un ulteriore apprezzamento dello yen, dichiarando che i movimenti recenti non riflettono le basi dell’economia del paese.
Il cambio USD/JPY ha toccato 78,30 , nella mattinata degli scambi statunitensi, il massimo dal 19 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 78,49, in salita dello 0,44%.
Supporto 78,13 il minimo della seduta e resistenza a 78,73, massimo del 30 agosto.
I dati hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi negli USA è saliti al ritmo più veloce del previsto a settembre, in salita per il 33esimo mese consecutivo.
L’ISM ha dichiarato che il suo indice non manifatturiero è salito a 55,1 a settembre, da una lettura di 53,7 ad agosto.
Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 53,2 a settembre.
Sempre oggi l’azienda di gestione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione USA è privata non agricola ha segnato un aumento di 162.000 a settembre, superando le aspettative di 143.000.
Il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a 189.000 dal precedente dal di 201.000.
Il sentimento resta sotto pressione dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha smentito una richiesta di salvataggio prima del week end, nonostante la speculazione che Madrid sia vicina a chiedere un salvataggio.
I dati deboli sul settore dei servizi in Europa ed in Cina hanno alimentato i timori per la ripresa dell’economia mondiale.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,09% a 101,06.
In Giappone un funzionario del governo giapponese ha confermato la determinazione del governo nell’agire contro un ulteriore apprezzamento dello yen, dichiarando che i movimenti recenti non riflettono le basi dell’economia del paese.