Investing.com – Il dollaro ha chiuse la settimana vicino al massimo di sei mesi contro lo yen questo venerdì, con i timori per un ulteriore allentamento da parte della Banca del Giappone che hanno influito negativamente sulla domanda di yen.
Il cambio USD/JPY ha toccato 81,45 questo giovedì, il massimo dal 25 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,29, alla chiusura degli scambi di venerdì, su del 2,23% sulla settimana.
Supporto a 80,88, minimo di venerdì e resistenza a 80,54 massimo del 6 aprile.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro dopo che il Primo Ministro del Giappone Yoshihiko Noda ha sciolto il Parlamento, aprendo la strada alle elezioni anticipate, che vedono favorito il partito di opposizione, che richiede misure più aggressive di allentamento monetario.
Giovedì il leader dell’opposizione ha richiesto alla Banca del Giappone di stampare moneta per raggiungere un nuovo target di inflazione tra il 2% ed il 3%.
Intanto gli investitori continuano a rimanere preoccupati dal ‘precipizio fiscale’ statunitense, rappresentato un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio.
I leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Si teme che l’economia USA ricada in recessione, a meno che il Congresso in preda alle divisioni interne e la Casa Bianca non trovino un compromesso prima della scadenza del 1° gennaio, tra sette settimane.
I timori per la situazione greca continuano per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
La decisione sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia, pari a 31,5 miliardi di euro di aiuti, è stata posposta al 20 novembre.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sugli sviluppi relativi al “precipizio fiscale” USA, nonché sul vertice dei ministri delle finanze di questo martedì.
Saranno attesi i inoltre i dati sulla bilancia commerciale del Giappone, nei timori per il rallentamento dell’economia del paese legata fortemente all’export.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 19 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sulla vendita di case esistenti, un indicatore chiave della situazione economica attuale.
Martedì 20 novembre
La Banca del Giappone annuncerà il tasso di interesse di riferimento. L’annuncio del tasso sarà accompagnato dalla dichiarazione del tasso di interesse, che contiene il punto di vista interno della banca. In seguito all’annuncio del tasso la banca centrale terrà una conferenza stampa.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati relativi alle nuove concessioni edilizie, un importante indicatore della futura attività di costruzione.
Mercoledì 21 novembre
Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, mentre la BoJ rilascerà il suo report mensile.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione insieme ai dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio. Questi dati saranno rilasciati un giorno prima per via della festività del Thanksgiving di questo giovedì.
Gli Stati Uniti rilascerannoi dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Giovedì 22 novembre
I mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per la Festa del Ringraziamento.
Venerdì 23 novembre
I mercati in Giappone rimarranno chiusi per festa nazionale.
Il cambio USD/JPY ha toccato 81,45 questo giovedì, il massimo dal 25 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,29, alla chiusura degli scambi di venerdì, su del 2,23% sulla settimana.
Supporto a 80,88, minimo di venerdì e resistenza a 80,54 massimo del 6 aprile.
Lo yen si è indebolito contro il dollaro dopo che il Primo Ministro del Giappone Yoshihiko Noda ha sciolto il Parlamento, aprendo la strada alle elezioni anticipate, che vedono favorito il partito di opposizione, che richiede misure più aggressive di allentamento monetario.
Giovedì il leader dell’opposizione ha richiesto alla Banca del Giappone di stampare moneta per raggiungere un nuovo target di inflazione tra il 2% ed il 3%.
Intanto gli investitori continuano a rimanere preoccupati dal ‘precipizio fiscale’ statunitense, rappresentato un aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio.
I leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Si teme che l’economia USA ricada in recessione, a meno che il Congresso in preda alle divisioni interne e la Casa Bianca non trovino un compromesso prima della scadenza del 1° gennaio, tra sette settimane.
I timori per la situazione greca continuano per via del disaccordo tra il Fondo Monetario Internazionale ed i rappresentanti UE su come ridurre il debito della Grecia a livelli gestibili.
La decisione sulla prossima tranche di aiuti alla Grecia, pari a 31,5 miliardi di euro di aiuti, è stata posposta al 20 novembre.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sugli sviluppi relativi al “precipizio fiscale” USA, nonché sul vertice dei ministri delle finanze di questo martedì.
Saranno attesi i inoltre i dati sulla bilancia commerciale del Giappone, nei timori per il rallentamento dell’economia del paese legata fortemente all’export.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 19 novembre
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati del settore sulla vendita di case esistenti, un indicatore chiave della situazione economica attuale.
Martedì 20 novembre
La Banca del Giappone annuncerà il tasso di interesse di riferimento. L’annuncio del tasso sarà accompagnato dalla dichiarazione del tasso di interesse, che contiene il punto di vista interno della banca. In seguito all’annuncio del tasso la banca centrale terrà una conferenza stampa.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati relativi alle nuove concessioni edilizie, un importante indicatore della futura attività di costruzione.
Mercoledì 21 novembre
Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, mentre la BoJ rilascerà il suo report mensile.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione insieme ai dati ufficiali del governo sulle scorte di petrolio greggio. Questi dati saranno rilasciati un giorno prima per via della festività del Thanksgiving di questo giovedì.
Gli Stati Uniti rilascerannoi dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Giovedì 22 novembre
I mercati negli Stati Uniti rimarranno chiusi per la Festa del Ringraziamento.
Venerdì 23 novembre
I mercati in Giappone rimarranno chiusi per festa nazionale.