Investing.com - Il dollaro USA è sceso stamane contro lo yen, gli investitori hanno venduto la valuta per bloccare i profitti, dopo il massimo di sei mesi toccato ieri, mentre il Giappone continua a monitorare l’andamento dello yen.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,07, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 80,16, in calo dello 0,16%.
Supporto a 79,66, minimo di mercoledì e resistenza a 80,36, massimo del 12 luglio.
Stamane il Primo Ministro Yoshihiko Noda ha dichiarato di voler aumentare gli incontri con il Governatore della Banca del Giappone, per aumentare la cooperazione con la banca centrale.
Lo yen è rimasto sotto pressione per via della decisione della Banca del Giappone della scorsa settimana di incrementare il piano di acquisti a 30 mila miliardi di yen.
I dati ufficiali rilasciati questa settimana hanno mostrato che il Giappone ha segnato un deficit record a gennaio, alimentando le preoccupazioni che l’apprezzamento dello yen stia avendo un impatto negativo sull’economia nipponica, bastata principalmente sulle esportazioni.
Intanto l’agenzia di rating Standard & Poor's ha dichiarato che il rating del Giappone AA- resta negativo, aggiungendo che si aspetta che la flessibilità fiscale “continui a diminuire.”
Lo yen è sceso anche contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,17%, a 106,56.
Nel corso della giornata l’Istituto IFO pubblicherà un report sul clima tedesco, mentre gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,07, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 80,16, in calo dello 0,16%.
Supporto a 79,66, minimo di mercoledì e resistenza a 80,36, massimo del 12 luglio.
Stamane il Primo Ministro Yoshihiko Noda ha dichiarato di voler aumentare gli incontri con il Governatore della Banca del Giappone, per aumentare la cooperazione con la banca centrale.
Lo yen è rimasto sotto pressione per via della decisione della Banca del Giappone della scorsa settimana di incrementare il piano di acquisti a 30 mila miliardi di yen.
I dati ufficiali rilasciati questa settimana hanno mostrato che il Giappone ha segnato un deficit record a gennaio, alimentando le preoccupazioni che l’apprezzamento dello yen stia avendo un impatto negativo sull’economia nipponica, bastata principalmente sulle esportazioni.
Intanto l’agenzia di rating Standard & Poor's ha dichiarato che il rating del Giappone AA- resta negativo, aggiungendo che si aspetta che la flessibilità fiscale “continui a diminuire.”
Lo yen è sceso anche contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,17%, a 106,56.
Nel corso della giornata l’Istituto IFO pubblicherà un report sul clima tedesco, mentre gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.