Investing.com - L’euro è salito al massimo di una settimana contro il dollaro questo giovedì, dopo che il Presidente BCE Mario Draghi ha affermato che la zona euro non andrà in deflazione con i tassi invariati.
Il cambio EUR/USD ha toccato a 1,3613, il massimo dal 30 gennaio, ed è successivamente salito dello 0,58% a 1,3611.
Supporto a 1,3500 e resistenza a 1,3640.
L’euro si è rafforzato dopo che Draghi ha dichiarato che la BCE vede un periodo protratto di inflazione bassa, ma non deflazione, confermando che la banca sta “monitorando da vicino gli sviluppo”.
Il recente rallentamento è dovuto in parte ad un calo dei costi energetici, ha dichiarato, aggiungendo che la ripresa nella zona euro è “ancora fragile ed incerta”.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che la BCE ha deciso di lasciare i tassi di interesse nella zona euro al minimo record dello 0,25%. Ha inoltre lasciato invariato il tasso di rifinanziamento marginale allo zero – il tasso pagato dalle banche per ricevere prestiti dalla BCE.
Draghi ha confermato il punto di vista futuro della BCE, dichiarando che i tassi resteranno agli attuali livelli – o inferiori – ancora a lungo ed ha aggiunto che la banca prenderà ulteriori azioni decisive se necessario.
Ha anche dichiarato che la domanda interna potrebbe aumentare dato che i sondaggi mostrano una ripresa dell’economia nella zona euro. I rischi per la ripresa restano bassi, ma sempre secondo Draghi,le incertezze dei mercati emergenti potrebbero danneggiare le condizioni dei mercati.
Negli USA i dati di oggi hanno mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso più del previsto.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione sono scese la scorsa settimana di 20.000 unità a 331.000 unità rispetto al totale della settimana precedente di 351.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 16.000 unità.
L’euro è salito al massimo di tre settimane contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,54% a 0,8341, dal dato di ieri di 0,8296.
La banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi al minimo record dello 0,5%, in seguito al vertice di oggi; i tassi sono rimasti invariati dal marzo 2009.
La banca non ha apportato modifiche all’attuale programma di allentamento quantitativo, che resta a 375 milioni di sterline.
L’euro è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita 0,43% a 137,87.
Il cambio EUR/USD ha toccato a 1,3613, il massimo dal 30 gennaio, ed è successivamente salito dello 0,58% a 1,3611.
Supporto a 1,3500 e resistenza a 1,3640.
L’euro si è rafforzato dopo che Draghi ha dichiarato che la BCE vede un periodo protratto di inflazione bassa, ma non deflazione, confermando che la banca sta “monitorando da vicino gli sviluppo”.
Il recente rallentamento è dovuto in parte ad un calo dei costi energetici, ha dichiarato, aggiungendo che la ripresa nella zona euro è “ancora fragile ed incerta”.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che la BCE ha deciso di lasciare i tassi di interesse nella zona euro al minimo record dello 0,25%. Ha inoltre lasciato invariato il tasso di rifinanziamento marginale allo zero – il tasso pagato dalle banche per ricevere prestiti dalla BCE.
Draghi ha confermato il punto di vista futuro della BCE, dichiarando che i tassi resteranno agli attuali livelli – o inferiori – ancora a lungo ed ha aggiunto che la banca prenderà ulteriori azioni decisive se necessario.
Ha anche dichiarato che la domanda interna potrebbe aumentare dato che i sondaggi mostrano una ripresa dell’economia nella zona euro. I rischi per la ripresa restano bassi, ma sempre secondo Draghi,le incertezze dei mercati emergenti potrebbero danneggiare le condizioni dei mercati.
Negli USA i dati di oggi hanno mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso più del previsto.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione sono scese la scorsa settimana di 20.000 unità a 331.000 unità rispetto al totale della settimana precedente di 351.000 unità. Gli analisti avevano previsto un calo di 16.000 unità.
L’euro è salito al massimo di tre settimane contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,54% a 0,8341, dal dato di ieri di 0,8296.
La banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi al minimo record dello 0,5%, in seguito al vertice di oggi; i tassi sono rimasti invariati dal marzo 2009.
La banca non ha apportato modifiche all’attuale programma di allentamento quantitativo, che resta a 375 milioni di sterline.
L’euro è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita 0,43% a 137,87.