Di Ambar Warrick
Investing.com-- La maggior parte delle valute asiatiche sono rimaste pressoché ferme venerdì, con gli investitori che pesano i segnali di un'inflazione statunitense rispetto ai commenti dei funzionari della Federal Reserve che suggeriscono la possibilità di importanti ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Al momento della scrittura, lo Yuan cinese è rimasto sostanzialmente invariato intorno a 6,7361 contro il dollaro, mentre la Rupia indiana e il Dollaro di Singapore sono stati anch'essi scambiati lateralmente.
Il sentimento verso la Cina è stato scosso da un nuovo lockdown nel polo industriale di Yiwu e in alcune parti della provincia di Hainan. Una serie di chiusure legate al COVID ha gravemente intaccato la crescita economica della Cina quest'anno.
L'attenzione è ora rivolta ai dati chiave della produzione industriale cinese e delle vendite al dettaglio, previsti per la prossima settimana, per valutare la forza dell'economia.
In Asia il sentiment rimane tuttavia in sordina, mentre gli investitori hanno digerito i dati che mostrano che l'inflazione dei prezzi negli Stati Uniti sia per i consumatori che per i produttori si è attenuata a luglio.
Nella notte i commenti dei funzionari della Fed hanno suggerito che la banca continuerà ad aumentare i tassi fino a quando l'inflazione non sarà tornata entro il tasso annuale del 2%. A luglio l'inflazione IPC era all'8,5%.
Anche se un numero crescente di operatori si sta posizionando per un rialzo più contenuto, di 50 punti base, da parte della Fed durante la riunione di settembre, i rendimenti dei Treasury statunitensi sono saliti nella notte.
Il indice del dollaro è salito dello 0,1% alle 01:24 ET (05:24 GMT), mentre i futures dell'indice del dollaro erano invariati. Il biglietto verde era destinato a perdere l'1,4% questa settimana.
Il ringgit malese è salito dello 0,1% venerdì dopo che l'economia del Paese è cresciuta dell'8,9% nel secondo trimestre, superando le stime di un'espansione del 6,7%. Il dato colloca la Malesia tra le economie del sud-est asiatico in più rapida crescita nel secondo trimestre di quest'anno, in quanto la forza del settore manifatturiero ha contribuito a evitare i venti contrari derivanti dal rallentamento della crescita globale.