Di Scott Kanowsky
Investing.com -- Il dollaro ha recuperato alcune perdite questo giovedì dopo il forte calo del giorno precedente a causa di dati sull’inflazione più deboli del previsto.
L’ indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde rispetto a una serie di altre valute globali, era in salita dello 0,08% a 105,28 alle 8:47 AM CEST.
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato dell’8,5% su base annua a luglio ed è rimasto invariato rispetto a giugno, al di sotto delle stime dell’8,7% e dello 0,2%, in parte a causa del calo del costo della benzina. Il dato ha portato alcuni investitori a rivedere le aspettative sul rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve a settembre, in previsione di un aumento di 50 punti base anziché 75 punti base, secondo lo strumento Fedwatch del CME.
Dopo i dati, i policymaker della Fed hanno dichiarato che manterranno i rialzi dei tassi fino a quando le pressioni inflazionistiche non si attenueranno.
L’aggressiva stretta monetaria della Fed per sedare l’impennata dei prezzi ha sostenuto la recente forza del dollaro, in quanto gli operatori cercano la relativa sicurezza della valuta tra le preoccupazioni che gli aumenti dei tassi possano pesare sulla crescita economica generale.
Il dollaro ha toccato un minimo di un mese dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione.
Intanto, il cambio EUR/USD è sceso dal maggiore rialzo percentuale giornaliero da metà giugno, con la moneta unica europea in salita dello 0,16% a 1,0313 dollari.
Lo yen giapponese è sceso dello 0,11% rispetto al dollaro a 132,70, dopo un calo dell’1,6% di mercoledì.
Tra le altre valute, la coppia AUD/USD, un altro indicatore della propensione al rischio, è salito dello 0,27% a 0,71 dollari, mentre il cambio GBP/USD si è mantenuto per lo più stabile a 1,22 dollari.
Inoltre, il Bitcoin è salito del 7,04% a 24.553,4 dollari, sfiorando un massimo di due mesi per la criptovaluta.