Di Alessandro Albano
Investing.com - Aumentano le posizioni ribassiste sulla moneta unica, scivolata sotto la parità contro il dollaro a causa delle prospettive economiche dell'Eurozona e della continua forza del dollaro.
Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission aggiornati settimanalmente, le posizioni nette corte sull'euro sono aumentate a 44.100 contratti rispetto ai 42.800 della settimana precedente.
I numeri della CFTC rappresentano la più grande posizione ribassista sulla valuta europea dalla prima settimana del marzo 2020, quando gli investitori hanno accumulato posizioni corte nette per 86.700 contratti in vista del crollo record del Pil.
Da $1,19 del settembre 2021, l'euro/dollaro scambia ora a $0,995 con la crisi energetica e i timori di un embargo russo sulle forniture di gas verso l'Ue che oscurano le prospettive di crescita della regione.
Un euro debole aumenta la cosiddetta "inflazione importata", cioè dovuta ai maggiori oneri sulle importazioni, e c'è chi si aspetta un nuova lettura record dell'IPC per il mese di agosto che verrà rilasciato mercoledì dall'Eurostat.
"L'euro è puramente una funzione dello shock energetico europeo al momento", ha affermato Mark McCormick, Global Head of FX Strategy di TD Securities. "Il principale fattore trainante per le prossime settimane ha a che fare con ciò che sta accadendo con il Nord Stream 1[condotto dalla Russia e con l'aumento dei prezzi del gas".
Ad agosto, il Dutch TTF ha superato il record di 310 euro per MWh per poi raffreddarsi nella seduta odierna (-19%) per questioni tecniche e profit taking.