Investing.com – L’euro è sceso nei confronti dello yen, al minimo di 5 settimane per via delle preoccupazioni sugli enormi problemi finanziari della zona euro che hanno pesato sulla domanda della moneta unica.
EUR/JPY ha toccato 103,99 negli scambi europei del pomeriggio, il minimo dal 10 ottobre; la coppia successivamente si è attestata a 104,22, in calo dello 0,81%.
Supporto 103,02, il minimo dal 30 settembre e resistenza a 105.97, il massimo dal 10 novembre.
L’euro è andato sotto pressione in seguito di un aumento dei rendimenti obbligazionari italiani e spagnoli, sottolineando le sfide che i leader europei stanno affrontando continuando a lottare per contenere la crisi del debito della regione.
Nel frattempo, i dati hanno mostrato che l'indice ZEW tedesco del sentimento economico è sceso significativamente più del previsto nel mese di novembre, scendendo al minimo di tre anni a meno 55.2, per vie dell'incertezza politica in Grecia e in Italia che pesa sulle prospettive dell’intera area.
Un rapporto separato ha dimostrato che il prodotto interno lordo della zona euro è aumentato dello 0,2% nel terzo trimestre, in linea con le aspettative, dopo una crescita dello 0,2% nel trimestre precedente.
In Germania il PIL è aumentato in linea con le attese nel terzo trimestre, salendo dello 0,5%, contro lo 0,3% rivisto al rialzo del trimestre precedente.
In Francia, il Pil sono è salito dello 0,4% nel trimestre, in seguito alla contrazione dello 0,1% nei tre mesi precedenti.
Lo yen è salito contro il dollaro with USD/JPY giù dello 0,10%, a 76.99.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e l'indice dei prezzi alla produzione.
EUR/JPY ha toccato 103,99 negli scambi europei del pomeriggio, il minimo dal 10 ottobre; la coppia successivamente si è attestata a 104,22, in calo dello 0,81%.
Supporto 103,02, il minimo dal 30 settembre e resistenza a 105.97, il massimo dal 10 novembre.
L’euro è andato sotto pressione in seguito di un aumento dei rendimenti obbligazionari italiani e spagnoli, sottolineando le sfide che i leader europei stanno affrontando continuando a lottare per contenere la crisi del debito della regione.
Nel frattempo, i dati hanno mostrato che l'indice ZEW tedesco del sentimento economico è sceso significativamente più del previsto nel mese di novembre, scendendo al minimo di tre anni a meno 55.2, per vie dell'incertezza politica in Grecia e in Italia che pesa sulle prospettive dell’intera area.
Un rapporto separato ha dimostrato che il prodotto interno lordo della zona euro è aumentato dello 0,2% nel terzo trimestre, in linea con le aspettative, dopo una crescita dello 0,2% nel trimestre precedente.
In Germania il PIL è aumentato in linea con le attese nel terzo trimestre, salendo dello 0,5%, contro lo 0,3% rivisto al rialzo del trimestre precedente.
In Francia, il Pil sono è salito dello 0,4% nel trimestre, in seguito alla contrazione dello 0,1% nei tre mesi precedenti.
Lo yen è salito contro il dollaro with USD/JPY giù dello 0,10%, a 76.99.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e l'indice dei prezzi alla produzione.