Investing.com - L’euro vede una ripresa questo mercoledì, interrompendo cinque giorni in discesa grazie alla notizia che l’Italia intende ridurre il deficit di bilancio dopo l’anno prossimo, allentando i timori per la prospettiva di un deficit maggiore che aveva spaventato i mercati.
La coppia EUR/USD sale dello 0,23% a 1,1573 alle 04:05 ET (08:05 GMT), in ripresa dal minimo di un mese e mezzo di ieri di 1,1504.
I giornali italiani riportano che il governo populista del paese ridurrà gli obiettivi sul deficit di bilancio per il 2020 e il 2021 rispettivamente al 2,2% ed al 2%, attenendosi all’idea del 2,4% per il 2019.
Il governo aveva inizialmente annunciato che il deficit del 2,4% sarebbe durato per i prossimi tre anni, il che sarebbe stato una violazione delle norme fiscali dell’Unione Europea, spaventando i mercati e scatenando le critiche della Commissione Europea.
Il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte terrà un vertice di gabinetto nel corso della giornata per discutere della situazione. L’Italia dovrà inviare la bozza del bilancio alla CE entro metà ottobre.
L’euro sale anche contro lo yen, con la coppia EUR/JPY su dello 0,46% a 131,87 dopo essere crollato al minimo di due settimane di 131,18 ieri.
Il dollaro è debole contro le altre valute, con l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, in calo dello 0,16% a 94,99.
La valuta USA sale contro lo yen, grazie alla ripresa della propensione al rischio, con la coppia USD/JPY su dello 0,19% a 113,87.
La sterlina è in salita, con il cambio GBP/USD a 1,2997 dopo essere sceso a 1,2940 ieri, il minimo dal 10 settembre, poiché gli investitori sono pessimisti per le prospettive per trattative sulla Brexit.
Gli investitori seguiranno i dati USA, tra cui l’indice non-manifatturiero dell’ISM e il report ADP sull’occupazione non agricola, previsti nel corso della giornata, in attesa del report governativo sull’occupazione non agricola USA di venerdì per avere indicazioni circa il fatto che l’economia sia ancora in carreggiata.