Investing.com - I futures del greggio USA sono in calo questo lunedì, dal momento che gli investitori hanno bloccato i profitti dopo la recente impennata che ha portato i prezzi al massimo di 9 settimane nella seduta precedente.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a febbraio sono scambiati a 99,88 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense, in calo dello 0,45%. I futures del greggio scanbiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range che va da 99,62 dollari al barile a 100,43 dollari al barile.
Il contratto di febbraio venerdì ha subito un’impennata a 100,75 dollari al barile, il massimo dal 21 ottobre, prima di attestarsi in salita dello 0,77% a 100,32 dollari.
I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 99,06 dollari al barile, il minimo dal 26 dicembre e resistenza a 100,75 dollari al barile, il massimo dal 27 dicembre.
Gli scambi resteranno ridotti dal momento che molti investitori hanno già chiuso le posizioni prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nei mercati e facendo aumentare la volatilità.
Gli investitori attendono il rilascio dei dati USA sulle vendite delle case, attesi nel corso della giornata, per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
I futures del greggio USA, noti come West Texas Intermediate o WTI, sono rimasti supportati nelle ultime settimane dai segnali che l’economia statunitense sta migliorando.
I prezzi sono saliti di circa il 9% nel 2013, avviandosi verso il quarto aumento annuo degli ultimi cinque anni.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures del greggio Brent con consegna a febbraio sono in calo dello 0,75% a 111,33 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,45 dollari al barile.
I prezzi Brent scambiati sulla borsa di Londra venerdì erano saliti al massimo di tre settimane di 112,78 dollari al barile ieri, tra i crescenti timori per un’interruzione delle forniture dalla Libia e dal Sud Sudan.
L’indice di riferimento europeo si avvia verso un aumento dell’1% nel 2013.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio West Texas Intermediate con consegna a febbraio sono scambiati a 99,88 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense, in calo dello 0,45%. I futures del greggio scanbiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range che va da 99,62 dollari al barile a 100,43 dollari al barile.
Il contratto di febbraio venerdì ha subito un’impennata a 100,75 dollari al barile, il massimo dal 21 ottobre, prima di attestarsi in salita dello 0,77% a 100,32 dollari.
I futures del greggio Nymex troveranno supporto a 99,06 dollari al barile, il minimo dal 26 dicembre e resistenza a 100,75 dollari al barile, il massimo dal 27 dicembre.
Gli scambi resteranno ridotti dal momento che molti investitori hanno già chiuso le posizioni prima della fine dell’anno, riducendo la liquidità nei mercati e facendo aumentare la volatilità.
Gli investitori attendono il rilascio dei dati USA sulle vendite delle case, attesi nel corso della giornata, per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
I futures del greggio USA, noti come West Texas Intermediate o WTI, sono rimasti supportati nelle ultime settimane dai segnali che l’economia statunitense sta migliorando.
I prezzi sono saliti di circa il 9% nel 2013, avviandosi verso il quarto aumento annuo degli ultimi cinque anni.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures del greggio Brent con consegna a febbraio sono in calo dello 0,75% a 111,33 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 11,45 dollari al barile.
I prezzi Brent scambiati sulla borsa di Londra venerdì erano saliti al massimo di tre settimane di 112,78 dollari al barile ieri, tra i crescenti timori per un’interruzione delle forniture dalla Libia e dal Sud Sudan.
L’indice di riferimento europeo si avvia verso un aumento dell’1% nel 2013.