LONDRA (Reuters) - I forti sconti non sono riusciti a evitare che l'attività delle aziende della zona euro crescesse meno del previsto il mese scorso, suggerendo che l'economia del blocco potrebbe contrarsi ulteriormente all'inizio del nuovo anno.
Il Pmi composito finale di novembre di Markit, basato su interviste a migliaia di aziende in tutta la regione e considerato un buon indicatore della crescita, è sceso a 51,1 dal 52,1 di ottobre, contro una lettura preliminare flash di 51,4.
"La regione va verso uno 0,1% di crescita del Pil nell'ultimo trimestre dell'anno, con una forte probabilità di una quasi stagnazione, e verso una rinnovata contrazione nel nuovo anno se la domanda non mostrerà segnali di rianimazione", spiega Chris Williamson, capo economista dell'ufficio sondaggi di Markit.
Un sondaggio Reuters il mese scorso aveva previsto una crescita economica dello 0,2% questo trimestre e dello 0,3% per il prossimo.
Novembre è il 17esimo mese consecutivo in cui l'indice è sopra il livello di 50, che separa la crescita dalla contrazione. Ma il sottoindice per le nuove attività è sceso sotto questa soglia per la prima volta da metà dello scorso anno, calando a 49,7 da 50,8 e suggerendo un ulteriore calo per dicembre.
Il Pmi servizi è sceso a 51,1 da 52,3 di ottobre, contro la stima flash di 51,3.