Di Alessandro Albano
Investing.com - Le sanzioni occidentali hanno portato la Russia a cercare liquidità altrove, e ad essere sempre più dipendenti da Pechino per l'impossibilità di accedere ai fondi in dollari. Per la prima volta nel Paese, Rusal (MCX:RUAL), colosso russo dell'alluminio, ha emesso e collocato 4 miliardi di yuan di bond a cinque anni con tasso cedolare del 3,9%.
La domanda ha superato l'offerta di oltre 2x, con il rapporto di rendimento che è stato ridotto "di oltre 1 punto percentuale rispetto all'obiettivo originario", ha scritto in nota la società dell'alluminio.
Secondo Gazprombank, il lead manager del collocamento insieme a Credit Bank of Moscow e Bank ZENIT, le sottoscrizioni sono arrivate soprattutto da investitori locali: circa 100 ordini da istituti di credito, gestori, società di investimento e altri. Le banche russe hanno invece acquistato il 67% dell'offerta, mentre gli investitori finali hanno inciso per il 25%.
“Ci sembra naturale scegliere il collocamento di obbligazioni denominate in yuan, vista l'attuale situazione del mercato finanziario", ha affermato Alexei Grenkov, Head of Corporate Finance di Rusal.
"Vediamo una forte domanda di tali strumenti finanziari - ha aggiunto Grenkov - sia da parte delle banche russe che da parte di investitori privati, per i quali il passaggio allo Yuan rappresenta una buona alternativa ai tradizionali investimenti in valuta estera.
Secondo il manager, "l'aumento della domanda e la consolidata fiducia dimostrata dagli investitori della Società hanno permesso di effettuare un collocamento unico e di maggior successo sul mercato russo".
Ricordiamo che il gigante dell'alluminio è stat la prima società estera con operazioni al di fuori della Cina a offrire bond in yuan nella Cina continentale grazie all'emissione di 1 miliardo di Panda bond quotati sulla Borsa di Shanghai nel 2017. L'emissione corrente in yuan verrà quotata invece sulla Borsa di Mosca.