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Su il dollaro dopo i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione

Pubblicato 24.07.2014, 14:52
Il dollaro guadagna terreno contro i rivali dopo i dati USA positivi
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Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo giovedì, dal momento che i dati positivi sulle richieste di disoccupazione USA hanno sostenuto la richiesta del biglietto verde, mentre l’attenzione dei mercati è rivolta al report sulla vendita di nuove case.

Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 19 luglio è sceso di 19.000 unità al minimo di oltre otto anni di 284.000 unità dal totale della settimana precedente di 303.000 unità.

Gli analisti avevano previsto un aumento di 5.000 unità a 308.000 unità la scorsa settimana.

I dati positivi hanno fatto diminuire i timori per la forza del mercato del lavoro statunitense.

Il cambio EUR/USD si stacca dal massimo della seduta, ma resta in salita dello 0,03% a 1,3465.

L’euro si è rafforzato questa mattina dopo il report che ha mostrato che la lettura preliminare dell’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero della zona euro è salito al massimo di due mesi di 51,9 questo mese. Il PMI per il settore dei servizi è salito al massimo di 38 mesi di 54,4.

L’attività del settore privato tedesco registra una crescita a luglio, con il PMI per il settore dei servizi che ha visto un aumento al massimo di 37 mesi. L’attività del settore dei servizi in Francia è migliorata, ma l’attività del settore manifatturiero ha visto un peggioramento.

I guadagni dell’euro restano limitati tra i timori che le nuove sanzioni applicate alla Russia possano avere un impatto negativo sulle prospettive di crescita nella zona euro, per via dei legami commerciali con Mosca.

Il dollaro è in salita contro lo yen, con USD/JPY su dello 0,27% a 101,76 e stabile contro il franco svizzero, tradizionale valuta rifugio, con USD/CHF che segna +0,02% a 0,9024.

La sterlina scende al minimo di un mese, con GBP/USD giù dello 0,25% a 1,7001. La sterlina è scesa in seguito alla pubblicazioni dei dati che hanno mostrato che le vendite al dettaglio britanniche sono salite solo dello 0,1% a giugno, poco al di sotto delle aspettative di un aumento dello 0,3%.

Tuttavia, le vendite al dettaglio sono salite del 4,5% su base annua nel trimestre conclusosi a giugno. Secondo l’ONS, si tratta del tasso di crescita trimestrale più veloce degli ultimi 10 anni ed indica che la ripresa economica britannica trainata dai consumi sta continuando.

Il dollaro neozelandese resta in calo, con NZD/USD giù dello 0,96% a 0,8589. Il “kiwi” è sceso in seguito alla decisione di oggi della Reserve Bank di alzare i tassi al 3,5% dal 3,25%. La banca ha dichiarato che i tassi resteranno invariati fino alla fine dell’anno.

Il cambio AUD/USD scende dello 0,25% a 0,9434, mentre USD/CAD è in salita dello 0,03% a 1,0732.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è vicino al massimo di sei settimane di 80,92.

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