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Valute asiatiche deboli tra aumenti dei tassi della Fed e tensioni in Russia

Pubblicato 22.09.2022, 06:52
© Reuters.
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Di Ambar Warrick

Investing.com - Le valute asiatiche sono crollate questo giovedì, toccando i minimi storici, mentre la Federal Reserve e i timori di un’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina hanno spinto i trader verso il dollaro.

Lo yen giapponese è in calo dello 0,6% e tocca il minimo da 24 anni a questa parte di oltre 145 contro il dollaro. Inoltre, la Banca del Giappone ha mantenuto i tassi di interesse a livelli bassissimi e ha mantenuto la sua posizione cauta, facendo presagire una maggiore pressione sulla valuta giapponese.

Lo yuan cinese è sceso dello 0,6%, toccando un minimo di oltre due anni e avvicinandosi a 7,1 contro il dollaro, nonostante la forte correzione giornaliera del punto medio da parte della People’s Bank of China.

I tassi d’interesse sia in Giappone che in Cina sono rimasti ampiamente indietro rispetto a quelli degli Stati Uniti quest’anno, mettendo sotto pressione le rispettive valute e intaccando pesantemente le bilance commerciali di entrambi i Paesi.

Il won sudcoreano è sceso dello 0,7%, raggiungendo il livello più basso degli ultimi 15 anni, mentre il baht thailandese è sceso dello 0,5%, toccando i minimi di 16 anni.

L’indice del dollaro è balzato ad un nuovo massimo di 20 anni giovedì dopo che la Fed ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base. Il presidente Jerome Powell ha segnalato che la banca probabilmente intraprenderà rialzi dei tassi più aggressivi per contenere l’inflazione anche in presenza di potenziali rischi per la crescita economica e il mercato del lavoro.

La prospettiva di un aumento dei tassi d’interesse statunitensi è ribassista per le valute asiatiche, in quanto il divario tra i rendimenti a rischio e quelli a basso rischio si riduce. Quest’anno le valute regionali sono scese bruscamente per questo motivo.

Il dollaro ha anche beneficiato di una maggiore domanda di beni rifugio giovedì, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di intensificare la guerra in Ucraina. Putin ha ordinato una parziale mobilitazione delle truppe e ha minacciato velatamente di usare armi nucleari.

La mossa ha sollevato preoccupazioni per ulteriori interruzioni dell’economia globale, come quelle viste durante l’inizio del conflitto all’inizio di quest’anno.

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