Investing.com - Lo yen, tradizionale valuta rifugio, sale contro il dollaro questo martedì, dopo che le autorità USA hanno presentato delle accuse penali contro la compagnia tech cinese Huawei, riaccendendo le tensioni commerciali tra le due principali economie mondiali.
Il Dipartimento della Giustizia USA ha accusato Huawei, il suo direttore finanziario e due affiliati per frode bancaria ed informatica finalizzata a violare le sanzioni contro l’Iran.
Gli investitori temono che le accuse possano complicare le trattative commerciali che cominceranno domani, quando il Vice Premier cinese Liu He incontrerà il Rappresentante per il Commercio USA Robert Lighthizer ed altri funzionari.
A meno che non si raggiunga un accordo entro il 1° marzo, il Presidente USA Donald Trump ha annunciato che alzerà dal 10% al 25% i dazi sulle importazioni cinesi, una mossa che gli investitori temono possa esacerbare il rallentamento economico globale.
“Al momento ci sono molte meno probabilità di ottenere qualcosa di positivo da queste trattative commerciali”, spiega Nick Twidale, direttore operativo di Rakuten Securities.
“Questo probabilmente sarà un male per gli asset rischiosi come i titoli azionari e ci aspettiamo che il cambio dollaro/yen e il dollaro australiano vadano sotto pressione”, aggiunge Twidale.
Lo yen, una moneta preferita nei periodi di incertezza sui mercati o stress economico, sale contro il biglietto verde, con il cambio USD/JPY giù dello 0,1% al minimo di oltre una settimana di 109,23 alle 03:48 ET (08:48 GMT).
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro sei rivali, scende dello 0,11% al minimo di due settimane di 95,31.
Gli investitori attendono l’imminente annuncio di politica monetaria della Federal Reserve di domani e ci si aspetta che il Presidente Jerome Powell prenda atto dei crescenti rischi per l’economia USA visto l’indebolimento dello slancio globale.
Gli investitori si aspettano che la Fed adotti una posizione più cauta sulla politica monetaria rispetto a quella del 2018, per via dei segnali di un picco degli utili delle compagnie USA e della perdita di slancio economico sia nella nazione che nel resto del mondo.
L’euro sale, con il cambio EUR/USD a 1,1447.
La sterlina è invariata, con il cambio GBP/USD a 1,3162 in vista di una serie di voti sugli emendamenti alla Brexit previsti nel corso della giornata dopo la clamorosa bocciatura del piano del Primo Ministro Theresa May all’inizio del mese.
Il Regno Unito lascerà l’Unione Europea il 29 marzo, ma i membri del Parlamento del paese sono ancora lontani da un’intesa sul piano di divorzio.
La sterlina scende contro un euro più forte, con la coppia EUR/GBP su dello 0,17% a 0,8692.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters