BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea proporrà a Polonia, Lettonia e Lituania la possibilità di gestire i migranti - che l'Occidente presume siano inviati dalla Bielorussia ai loro confini comuni - attraverso procedure più rapide che proteggeranno in modo minore i richiedenti asilo.
L'Unione europea ha accusato la Bielorussia di aver orchestrato voli per migliaia di migranti dal Medio Oriente e di averli spinti a entrare nel blocco attraverso la Polonia e i due stati baltici confinanti, una rotta non usata in precedenza dai migranti. La Bielorussia ha respinto le accuse.
Secondo fonti a conoscenza della proposta, la Commissione europea offrirà restrizioni al diritto di richiesta d'asilo, riconosciuto dalla leggi umanitarie internazionali, per determinati luoghi, in particolare presso determinati punti sul confine.
Ciò implicherebbe che i migranti non sarebbero in grado di richiedere asilo nel momento in cui raggiungeranno il confine e potrebbero dover attraversare ulteriori chilometri di foreste, laghi e paludi poste sulla frontiera orientale dell'Unione europea e Nato.
I gruppi umanitari hanno già criticato la posizione anti-migrazione del governo polacco, per aver reagito inviando forze dell'ordine, guardie di frontiera e l'esercito in grandi quantità per cercare di arginare il confine, non fornendo sufficienti aiuti umanitari e ripari, date le temperature estremamente basse.
Le autorità nazionali avranno fino a quattro settimane - anziché fino a 10 giorni, in base a quanto attualmente previsto dalle leggi Ue - per registrare le richieste d'asilo da parte delle persone che hanno raggiunto il loro territorio, hanno aggiunto le fonti.
Avranno il permesso di mantenere per un massimo di 16 settimane i richiedenti asilo nel loro territorio oltre il confine, durante le quali valuteranno la loro richiesta di protezione e negheranno loro il diritto di essere posti in centri più adatti all'interno della nazione.
La Commissione richiederà solo le condizioni basilari d'accoglienza, come l'offerta di cibo e acqua, di cure mediche e di assistenza per i più vulnerabili - requisiti inferiori agli standard, che non includono istruzione e altre misure.
La proposta permetterebbe anche un processo più rapido per la deportazione di richiedenti asilo respinti, un altro esempio di una minore protezione per i migranti intenzionati a entrare in Europa.
(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613)