WASHINGTON (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di violare il Trattato New START, ultimo pilastro del controllo sugli armamenti nucleari dei due Paesi dopo la Guerra Fredda, affermando che il Cremlino si rifiuta di consentire le attività di ispezione sul proprio territorio.
Il trattato - entrato in vigore nel 2011 e prorogato nel 2021 per altri cinque anni - limita il numero di testate atomiche strategiche che Washington e Mosca possono schierare.
I due Paesi, che durante la Guerra Fredda erano vincolati da un groviglio di accordi sul controllo degli armamenti, detengono ancora insieme circa il 90% delle testate nucleari del mondo.
Gli Usa intendono preservare il trattato, ma le relazioni con la Russia sono al momento le peggiori degli ultimi decenni a causa dell'invasione dell'Ucraina, il che potrebbe complicare i tentativi dell'amministrazione Biden di mantenere e raggiungere un accordo successivo.
"Il rifiuto della Russia di facilitare le attività di ispezione impedisce agli Stati Uniti di esercitare importanti diritti previsti dal trattato e minaccia la fattibilità del controllo degli armamenti nucleari tra Usa e Russia", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato in un commento inviato via e-mail.
L'ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov, citato dall'agenzia di stampa Interfax, ha detto che "il controllo degli armamenti non può essere isolato dalla realta' geopolitica" e che la Russia ritiene inopportuno invitare in questo momento i militari statunitensi nelle proprie strutture strategiche.
Antonov ha aggiunto che Mosca si atterrà comunque agli altri termini e limiti imposti dal New START.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Valentina Consiglio)