BERLINO (Reuters) - Le autorità tedesche hanno chiesto oggi al Belgio la sospensione temporanea di due reattori nucleari per verificare la loro sicurezza, provocando la sorpresa dell'ente nucleare belga.
L'iniziativa, piuttosto rara, riflette i timori di Berlino sulla sicurezza dei reattori di Tihange 2, nell'est del Belgio, non lontano dalla frontiera con la Germania, e di Doel, nel nord, vicino ai Paesi Bassi.
"Ritengo corretto che questi siti siano temporaneamente sospesi, almeno per il tempo di condurre nuove indagini. Ho chiesto al governo belga di prendere tale misura", ha scritto il ministro tedesco dell'Ambiente Barbara Hendricks in un comunicato.
La richiesta fa seguito a un parere della commissione tedesca per la sicurezza delle installazioni nucleari, che si è espressa incapace di affermare che in caso d'incidente i due reattori siano sicuri.
Nessun commento finora dal ministero belga dell'Energia. Ma in un comunicato, l'Agenzia federale belga di controllo nucleare (Afcn) ha risposto che i due reattori rispettano "le più severe" norme di sicurezza.
"L'Afcn prende atto, non senza stupore, delle dichiarazioni del ministro tedesco dell'Ambiente", è scritto nella nota. "Le centrali di Doel 3 et Tihange 2 rispondono ai più severi criteri di sicurezza".
I due reattori, che hanno ciascuno la capacità di un gigawatt e sono utilizzati da Electrabel (filiale belga del gruppo francese Engie), sono rimasti fermi dopo la scoperta nel 2012 di microfessure sui muri delle loro vasche. Nel 2014 sono poi stati riavviati per essere bloccati alcuni mesi dopo. Nel novembre scorso l'Afcn ha dato via libera alla riaccensione, ritenendo che la sicurezza non sia compromessa.
(Caroline Copley e Robert-Jan Bartunek)