ROMA (Reuters) - Cassa depositi e prestiti assieme alle sue controllate Sace e Simest stanzia 4,8 miliardi di euro per sostenere l'export italiano in Iran.
Lo rende noto un comunicato delle tre società nel corso delle missione del governo italiano a Teheran, guidata dal premier Matteo Renzi.
Nel dettaglio si tratta di 4 miliardi di linee di credito erogate nell'ambito del sistema "export banca" a controparti sovrane iraniane da Cdp in complementarietà con il sistema degli intermediari creditizi. L'iniziativa è finalizzata a supportare importanti progetti nei settori infrastrutture, oil&gas e trasporti, commissionati a grandi imprese italiane e con il coinvolgimento di un ampio indotto di PMI fornitrici; 4 miliardi di euro di garanzie sulle suddette linee di credito da parte di Sace, con l'intervento di Simest per la stabilizzazione del tasso di interesse; 800 milioni per favorire la ripresa delle attività delle Pmi italiane nel Paese. Questo avverrà attraverso due iniziative di Sace a sostegno della competitività delle Pmi italiane nelle transazioni di breve e medio termine relative a forniture di beni di consumo o macchinari made in Italy: una linea di trade finance da 500 milioni di euro e, grazie a un accordo firmato con Banca Popolare di Sondrio, una linea di credito da 300 milioni di euro.
Durante la visita del presidente iraniano, Hassan Rouhani, in Italia a fine gennaio, Sace aveva firmato un accordo da 564 milioni di euro per il recupero del credito sovrano nei confronti della Banca Centrale dell'Iran a fronte degli indennizzi pagati a imprese italiane per importi non corrisposti a causa del blocco dei sistemi di pagamento imposto dalle sanzioni internazionali