RESTON, VA - VeriSign Inc (NASDAQ:VRSN)., fornitore globale di servizi di registro di nomi di dominio e infrastrutture Internet, ha annunciato lunedì il rinnovo del suo accordo di registro .com con l'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN). L'accordo rinnovato, che entrerà in vigore il 01.12.2024, segue la scadenza del precedente accordo il 30.11.2024.
Il contratto aggiornato introduce disposizioni per allinearsi meglio con l'Accordo Base di Registro dell'ICANN, come aumenti di tariffe ammissibili legati all'Indice dei Prezzi al Consumo degli Stati Uniti, e nuovi obblighi volti a mitigare gli abusi del Domain Name System (DNS). Inoltre, l'accordo stabilisce requisiti di livello di servizio per il Protocollo di Accesso ai Dati di Registrazione e include impegni per migliorare la sicurezza, la stabilità e la resilienza del dominio di primo livello (TLD) .com, con nuovi impegni di segnalazione degli incidenti di sicurezza.
È importante notare che l'accordo mantiene l'attuale struttura dei prezzi per i nomi di dominio .com, senza modifiche al costo che VeriSign può addebitare.
In concomitanza con l'accordo di registro, VeriSign e ICANN hanno anche modificato una Lettera di Intenti (LOI) separata, originariamente datata 27.03.2020 e modificata il 01.07.2023. Questa modifica continua la collaborazione tra le due entità per rafforzare la sicurezza e la stabilità dei TLD .com e .net e del più ampio DNS.
La modifica include discussioni sui Nomi di Dominio Internazionalizzati e il rinnovo della LOI a condizioni simili prima della sua scadenza il 31.12.2025.
In altre notizie recenti, VeriSign ha riportato i risultati del terzo trimestre 2024, indicando una modesta crescita dei ricavi del 3,8% a €391 milioni. Tuttavia, la società ha anche segnalato un calo della sua base totale di nomi di dominio e ha previsto tassi di rinnovo più bassi. Nonostante queste sfide, l'utile per azione di VeriSign è aumentato del 13,1% a €2,07.
L'azienda sta pianificando nuove iniziative di marketing per stimolare la crescita della base di nomi di dominio, con un coinvolgimento completo che dovrebbe estendersi fino al 2025. Per l'intero anno 2024, VeriSign prevede che i ricavi saranno tra €1,554 miliardi e €1,559 miliardi, con un reddito operativo previsto tra €1,054 miliardi e €1,059 miliardi.
Contemporaneamente, VeriSign mantiene una posizione di liquidità stabile con €645 milioni in contanti e ha riacquistato 1,7 milioni di azioni per €301 milioni durante il trimestre. Nonostante il calo della base di nomi di dominio e i tassi di rinnovo più bassi, l'azienda rimane impegnata a restituire il denaro in eccesso agli azionisti.
Approfondimenti InvestingPro
Il rinnovo dell'accordo di registro .com di VeriSign con ICANN sottolinea la forte posizione dell'azienda nel mercato dei registri di dominio. Questo si riflette nei dati di InvestingPro, che mostrano l'impressionante margine di profitto lordo di VeriSign del 87,58% per gli ultimi dodici mesi fino al terzo trimestre 2024. Questo alto margine dimostra l'efficienza dell'azienda nella gestione del suo core business di servizi di registro di dominio.
I suggerimenti di InvestingPro evidenziano che VeriSign opera con un livello moderato di debito e ha riacquistato aggressivamente azioni, indicando fiducia nella sua stabilità finanziaria e nelle prospettive future. Questi fattori si allineano bene con l'impegno dell'azienda nel mantenere l'integrità del dominio .com, come delineato nell'accordo rinnovato.
La capitalizzazione di mercato dell'azienda si attesta a €17,79 miliardi, riflettendo la sua significativa presenza nel settore delle infrastrutture Internet. Con un rapporto P/E di 21,39, VeriSign viene scambiata a un livello che suggerisce che gli investitori sono ottimisti sul suo potenziale di guadagni futuri, in particolare alla luce dell'accordo rinnovato che mantiene l'attuale struttura dei prezzi per i nomi di dominio .com.
Per i lettori interessati a un'analisi più approfondita, InvestingPro offre 11 suggerimenti aggiuntivi su VeriSign, fornendo una visione completa della salute finanziaria e della posizione di mercato dell'azienda.
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