Investing.com - Il dollaro tagli i guadagni contro lo yen, dopo una breve impennata al massimo settimanale in seguito alle osservazioni del ministro delle Finanze giapponese, interpretate come un segno di un ulteriore intervento da parte del Giappone.
USD/JPY si è ritirato da 77,32, il massimo dal 15 novembre a 77,03 alla chiusura degli scambi asiatici, in salita dello 0,19%.
Supporto a 76,57, minimo di venerdì e di due settimane e resistenza 77,32, massimo giornaliero.
All'inizio della giornata, il ministro delle finanze giapponese Azumi ha respinto una proposta di acquistare grandi quantità di obbligazioni estere come una forma di intervento, dicendo che l'idea non si sposava bene con il pensiero del governo.
Il dollaro ha fatto un balzo perché molti investitori hanno inizialmente creduto che le dichiarazioni fossero un segno di un futuro intervento.
Nel frattempo, le preoccupazioni per i problemi del debito sovrano USA si aggravano che l’agenzia di rating Fitch ha dichiarato che il fallimento di un "super comitato" del Congresso per concordare un pacchetto di misure per tagliare il deficit degli Stati Uniti nei prossimi 10 anni, potrà portare ad una revisione delle previsioni del rating negative, piuttosto che un downgrade.
Standard & Poor’s ha dichiarato che la notizia ha convalidato la sua decisione di declassare per la prima volta il credito degli Stati Uniti nel mese di agosto.
Lo yen è sceso contro l'euro, con EUR/JPY in salita dello 0,42% a 104,17.
Gli Stati Uniti rilasceranno nel corso della giornata i dati preliminari sul prodotto interno lordo, mentre la Federal Reserve pubblicherà i verbali della riunione politica di novembre.
USD/JPY si è ritirato da 77,32, il massimo dal 15 novembre a 77,03 alla chiusura degli scambi asiatici, in salita dello 0,19%.
Supporto a 76,57, minimo di venerdì e di due settimane e resistenza 77,32, massimo giornaliero.
All'inizio della giornata, il ministro delle finanze giapponese Azumi ha respinto una proposta di acquistare grandi quantità di obbligazioni estere come una forma di intervento, dicendo che l'idea non si sposava bene con il pensiero del governo.
Il dollaro ha fatto un balzo perché molti investitori hanno inizialmente creduto che le dichiarazioni fossero un segno di un futuro intervento.
Nel frattempo, le preoccupazioni per i problemi del debito sovrano USA si aggravano che l’agenzia di rating Fitch ha dichiarato che il fallimento di un "super comitato" del Congresso per concordare un pacchetto di misure per tagliare il deficit degli Stati Uniti nei prossimi 10 anni, potrà portare ad una revisione delle previsioni del rating negative, piuttosto che un downgrade.
Standard & Poor’s ha dichiarato che la notizia ha convalidato la sua decisione di declassare per la prima volta il credito degli Stati Uniti nel mese di agosto.
Lo yen è sceso contro l'euro, con EUR/JPY in salita dello 0,42% a 104,17.
Gli Stati Uniti rilasceranno nel corso della giornata i dati preliminari sul prodotto interno lordo, mentre la Federal Reserve pubblicherà i verbali della riunione politica di novembre.