MILANO (Reuters) - I vertici dell'associazione bancaria italiana (Abi) hanno sollecitato governo e autorità di controllo italiane a intervenire nei confronti del governo di Londra dopo un articolo su truffe "perpetrate nel Regno Unito ai danni di banche italiane e, potenzialmente, dei loro depositanti e, più in generale, degli investitori".
In un comunicato dell'Abi, che informa della lettera che i vertici hanno inviato a ministri, Banca d'Italia e Consob, si fa riferimento a un articolo del Sole 24 Ore di oggi che racconta di una ipotizzata truffa ai danni di primarie istituzioni bancarie, assicurative e finanziarie italiane, perpetrata attraverso furti di identità.
"Decine di istituzioni finanziarie", scrive il quotidiano, sarebbero state clonate a Londra attraverso finte società dai nomi identici.
Il presidente Abi Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini chiedono di intervenire con la massima urgenza e celerità per "porre fine alle attività illecite e per perseguire i responsabili in tutte le sedi."
Tra le istituzioni finanziarie italiane citate dal Sole, vittime di questi ipotizzati raggiri, Credem e Assicurazioni Generali (MI:GASI), manager di primari standing come l'AD di Intesa (MI:ISP) SP Carlo Messina o l'ex AD di Cdp Fabrizio Palermo o la stessa Cassa Depositi e Prestiti, per citare solo qualche esempio.
L'inchiesta sottolinea come i nomi dei manager coinvolti - a loro insaputa - così come quelli clonati delle istituzioni finanziarie siano stati regolarmente inscritti nei documenti depositati presso il registro delle imprese britanniche.
(Federico Maccioni, editing Stefano Bernabei)