TOKYO (Reuters) - La borsa di Tokyo ha perso oltre l'1% oggi, dopo un lungo weekend festivo, sulla scia di rinnovati timori per la guerra dei dazi, i disordini ad Hong Kong e uno yen più forte che ha pesato sui settori ciclici e legati all'export.
L'indice Nikkei ha chiuso in calo dell'1,1%, toccando il minimo dell'ultima settimana, mentre il più ampio indice Topix ha perso l'1,2%.
Dei 33 sottoindici di Tokyo, 32 hanno chiuso in ribasso, con i titoli ciclici come il settore del petrolio e carbone, il sottoindice di ferro e acciaio e quello minerario che hanno archiviato le tre peggiori performance dell'indice, in calo del 4,5%, 2,9% e 2,8%, rispettivamente.
"Mentre la guerra dei dazi potrebbe presto peggiorare drasticamente, Trump ha anche il potere di far migliorare improvvisamente la situazione, e questo suggerisce di non scoprirsi troppo sui ciclici", ha detto Nicholas Smith, strategist per il Giappone presso CLSA Securities.
Il forte yen ha anche inasprito il sentiment e zavorrato gli esportatori, con Subaru che ha ceduto il 3,6% e Tdk che ha perso il 3,1%.
Con la stagione delle trimestrali che volge al termine anche in Giappone, i risultati hanno continuato a dominare gli scambi nella sessione di oggi.
Bridgestone ha ceduto il 3,2% dopo che il produttore di pneumatici ha previsto un utile netto annuale in calo dell'1% a 290 miliardi di yen (2,75 miliardi di dollari), un valore inferiore rispetto alla precedente stima di 300 miliardi di yen, a causa del rallentamento della domanda in Nord America.
Jfe Holdings ha perso il 6,3% dopo che il produttore di acciaio ha riportato un utile operativo in ribasso del 63% nel trimestre tra aprile e giugno.
Japan Display ha chiuso in ribasso del 7,1% dopo che il produttore di schermi Lcd per smartphone ha riportato la decima perdita trimestrale consecutiva e un patrimonio netto negativo, a causa delle deboli vendite dell'iPhone di Apple (NASDAQ:AAPL).