Di Ambar Warrick
Investing.com - Alibaba (NYSE:BABA), con i suoi piani di scissione in sei società distinte, ha alimentato le speranze che Pechino adotti una posizione meno rigida nei confronti dei giganti di internet del Paese spingendo i titoli tech della Borsa di Hong Kong.
Le azioni di Alibaba (HK:9988), quotate a Hong Kong, hanno registrato un balzo del 16% dopo aver svelato i piani di spin-off nella tarda serata di martedì. Le altre due parti del trio “BAT”, Baidu Inc (HK:9888) (NASDAQ:BIDU) e Tencent Holdings Ltd (HK:0700), sono salite di circa il 2% ciascuna negli scambi di Hong Kong, mentre la rivale dell’e-commerce JD.com (HK:9618) (NASDAQ:JD) ha segnato un rialzo di quasi il 3%.
Alibaba Health Information Technology Ltd (HK:0241), un altro spinoff del gigante di internet, è salito del 6,3%, mentre il colosso delle consegne di pasti a domicilio Meituan (HK:3690) ha aggiunto il 5,1%.
I rialzi dei big tech hanno dato una forte spinta all’indice Hang Seng di Hong Kong, che è in salita di oltre il 2%.
La decisione di Alibaba di dividersi in sei società separate arriva sulla scia di un giro di vite normativo durato quasi tre anni sulle principali aziende tecnologiche cinesi.
Alibaba, Tencent, Baidu e molti altri operatori sono stati colpiti da multe e indagini antitrust, poiché Pechino ha accusato le aziende di avere un comportamento monopolistico.
Di recente, però, il governo ha ammorbidito la sua posizione contro le aziende tecnologiche locali, nel tentativo di rilanciare la crescita economica che è stata soffocata dalla pandemia COVID-19.
All’inizio del mese, il neo-premier cinese, Li Qiang, ha dichiarato che il governo sta offrendo un sostegno “incondizionato” al settore privato, mentre il Paese sta lottando per ripristinare la fiducia degli investitori dopo tre anni pandemia. All’inizio di quest’anno il Paese ha allentato la maggior parte delle misure anti-COVID.
Lo smembramento di Alibaba dovrebbe anche rendere l’azienda meno vulnerabile alle misure antitrust, dato che ogni singola unità avrà un proprio consiglio di amministrazione e un proprio amministratore delegato e potrebbe potenzialmente richiedere delle quotazioni separate.
Questo piano ha coinciso anche con l’avvistamento del fondatore di Alibaba Jack Ma in Cina dopo un soggiorno di un anno all’estero, che ha alimentato le speranze che la crociata normativa cinese contro le aziende tecnologiche stia per finire.
Ma aveva lasciato la Cina alla fine del 2021 e aveva mantenuto un basso profilo pubblico in seguito alle verifiche delle autorità di regolamentazione finanziaria cinesi.