Di Liz Moyer
Investing.com - I listini statunitensi aprono in verde, in scia agli ulteriori dati che hanno mostrato un raffreddamento dell’inflazione, riducendo i timori per un aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve.
Al momento della scrittura, il Dow Jones Industrial Average è in rialzo di 21 punti, pari allo 0,1%, l’S&P 500 sale dello 0,4% e il NASDAQ Composite dell’1,1%.
I prezzi alla produzione sono stati più deboli del previsto per il mese di marzo, mentre le richieste di sussidio di disoccupazione sono state superiori alle aspettative. Ciò potrebbe ridurre le preoccupazioni per un atteggiamento aggressivo da parte della Fed nei confronti dei tassi di interesse quando si riunirà all’inizio di maggio.
Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che i prezzi alla produzione sono aumentati del 2,7% nell’anno terminato a marzo, contro le aspettative di un aumento del 3%. Le richieste di sussidio di disoccupazione sono risultate pari a 239.000 unità la scorsa settimana, contro le aspettative di 232.000 unità.
Ieri, anche l’indice sui prezzi al consumo di marzo è risultato più basso del previsto. Inoltre, la Fed ha pubblicato i verbali della riunione di marzo, quando i policymaker hanno espresso preoccupazione per una recessione dopo le turbolenze del mese scorso nel settore bancario.
Gli operatori dei future scommettono ora che la Fed alzerà i tassi di un quarto di punto percentuale a maggio.
Domani prenderà il via la stagione degli utili del primo trimestre, con i report delle grandi banche, tra cui JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Citigroup (NYSE:C) e Wells Fargo (NYSE:WFC), che gli investitori seguiranno con attenzione per conoscere i dettagli sullo stato di salute dei consumi americani.
Le società S&P 500 dovrebbero registrare un calo del 5,2% degli utili del primo trimestre.
Le azioni di Delta Air Lines Inc (NYSE:DAL) scendono dell’1,2% dopo che il vettore ha riportato utili deludenti nel primo trimestre, ma ha dichiarato che le sue prospettive per il secondo trimestre sono solide.
Il petrolio è in calo. I future del greggio WTI scendono dello 0,6% ad 82,74 dollari al barile, mentre i future del Brent vanno giù dello 0,6% ad 86,77 dollari al barile. I future dell’oro salgono dell’1,7% a 2.060 dollari.