Investing.com – L’euro è sceso ad un nuovo minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina mercoledì, con la moneta unica colpita dai timori sulla gestione della crisi del debito sovrano.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7884, il minimo della sessione e dal 3 novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,7888, in calo dello 0,08%.
Supporto a breve termine a 0,7840, minimo del 3 novembre 2008 e resistenza a 0,7933, massimo di martedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
La decisione giunge un giorno dopo il meeting dei ministri delle finanze della zone euro.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sempre oggi la Germania ha visto scendere il rendimento dei titoli ad un record minimo nel corso di un’asta di Bund a 10 anni, con i timori sulla crisi del debito che spingono la richiesta di bund rifugio.
La sterlina ha trovato il supporto dei dati di ieri che mostrano che la produzione manifatturiera ha segnato +1,2% a maggio, contro le previsioni del leggero aumento dello 0,1%, dopo essere scesa dello 0.8% ad aprile.
Un secondo report ufficiale ha mostrato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più del previsto a maggio, per via dell’aumento delle esportazioni.
L’euro è salito contro il dollaro USA e contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,22% a 1,2277 ed EUR/JPY in salita dello 0,05% a 97,35.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle scorte di greggio e sulla bilancia commerciale, seguiti dai verbali dell’ultimo meeting di politica della Fed.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7884, il minimo della sessione e dal 3 novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,7888, in calo dello 0,08%.
Supporto a breve termine a 0,7840, minimo del 3 novembre 2008 e resistenza a 0,7933, massimo di martedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha rimandato la decisione sulla compatibilità tra al legge nazionale tedesca ed il meccanismo di stabilità finanziaria.
La Corte ha dichiarato che la decisione potrebbe richiedere da due settimane a qualche mese, vista la complessità. Senza il supporto della Germania, il MSE, la cui entrata in vigore era fissata al 1° luglio, poi posposta al 9, non può attualmente avvenire.
Intanto il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
La decisione giunge un giorno dopo il meeting dei ministri delle finanze della zone euro.
I ministri hanno deciso di posporre di un anno la scadenza per correggere il deficit portandola al 2014 e di concedere 30 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole entro fine mese.
Sempre oggi la Germania ha visto scendere il rendimento dei titoli ad un record minimo nel corso di un’asta di Bund a 10 anni, con i timori sulla crisi del debito che spingono la richiesta di bund rifugio.
La sterlina ha trovato il supporto dei dati di ieri che mostrano che la produzione manifatturiera ha segnato +1,2% a maggio, contro le previsioni del leggero aumento dello 0,1%, dopo essere scesa dello 0.8% ad aprile.
Un secondo report ufficiale ha mostrato che il disavanzo commerciale per i beni si è ridotto più del previsto a maggio, per via dell’aumento delle esportazioni.
L’euro è salito contro il dollaro USA e contro lo yen, con EUR/USD in salita dello 0,22% a 1,2277 ed EUR/JPY in salita dello 0,05% a 97,35.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle scorte di greggio e sulla bilancia commerciale, seguiti dai verbali dell’ultimo meeting di politica della Fed.