Investing.com - I futures dell’oro sono in salita questo mercoledì, con gli investitori che attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.331,35 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi Comex sono saliti dell’1,1% al massimo giornaliero di 1.339,15 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.308,75 dollari l’oncia troy, il minimo dal 25 luglio e resistenza a 1.347,85, massimo del 23 luglio.
I mercati attendono la dichiarazione di politica monetaria nel corso della giornata, nelle speranze che la banca centrale possa offrire dei suggerimenti sul futuro andamento del programma di acquisti di bond.
Inoltre, i traders attendono il rilascio dei dati USA nel corso della seduta per avere delle indicazioni sull’effettivo stato della ripresa economica.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento, spingendo il dollaro e pesando sull’oro.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 21% quest’anno, nella speculazione di un ridimensionamento del programma di acquisti per la fine dell’anno.
Un’uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +0,8% a 19,83 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre ha segnato +1,1% a 3,075 dollari la libbra.
Il metallo rosso è salito nelle speranze che i politici cinesi possano introdurre delle misure di stimolo per spingere la crescita in seguito agli ultimi dati piuttosto deboli rilasciati di recente.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame e lo scorso anno ha rappresentato il 40% del consumo globale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.331,35 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,5% sulla giornata.
I prezzi Comex sono saliti dell’1,1% al massimo giornaliero di 1.339,15 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.308,75 dollari l’oncia troy, il minimo dal 25 luglio e resistenza a 1.347,85, massimo del 23 luglio.
I mercati attendono la dichiarazione di politica monetaria nel corso della giornata, nelle speranze che la banca centrale possa offrire dei suggerimenti sul futuro andamento del programma di acquisti di bond.
Inoltre, i traders attendono il rilascio dei dati USA nel corso della seduta per avere delle indicazioni sull’effettivo stato della ripresa economica.
Qualsiasi miglioramento nell’attività economica statunitense potrebbe ridurre le aspettative di un ulteriore allentamento, spingendo il dollaro e pesando sull’oro.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 21% quest’anno, nella speculazione di un ridimensionamento del programma di acquisti per la fine dell’anno.
Un’uscita dallo stimolo significherebbe una fuga verso l’oro, che è salito grazie alla domanda degli investitori in cerca di oro contro i rischi inflazionistici delle politiche monetarie allentate.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +0,8% a 19,83 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre ha segnato +1,1% a 3,075 dollari la libbra.
Il metallo rosso è salito nelle speranze che i politici cinesi possano introdurre delle misure di stimolo per spingere la crescita in seguito agli ultimi dati piuttosto deboli rilasciati di recente.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame e lo scorso anno ha rappresentato il 40% del consumo globale.