Investing.com - Il prezzo del greggio è sotto pressione negli scambi di questo lunedì, dopo l’inizio del vertice del comitato di Ministri del petrolio di paesi produttori OPEC e non-OPEC che valuterà il rispetto dei tagli in corso.
Durante il vertice di due giorni iniziato oggi ad Abu Dhabi si discuterà del livello di rispetto dell’implementazione dei tagli decisi e che andranno avanti fino al marzo 2018. Secondo gli ultimi calcoli, il livello di implementazione dei tagli a luglio è stato dell’86%, il minimo da gennaio.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a settembre è a 48,94 dollari al barile, alle 8:00AM ET (1200GMT), in calo di 66 centesimi o dell’1,3%.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra il greggio Brent con consegna ad ottobre è in calo di 72 centesimi a 51,70 dollari al barile.
Venerdì i prezzi sono saliti sostenuti dai segnali di un calo della produzione USA di petrolio di scisto, tuttavia hanno chiuso la settimana in calo, nei timori di un minore rispetto dei tagli previsti dall’OPEC.
A maggio l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di continuare a ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018.
Finora i tagli implementati hanno influito poco sui livelli delle scorte, per via di un aumento della produzione di petrolio di scisto negli USA e per l’aumento della produzione nei paesi esenti, Libia e Nigeria.
Questa settimana, l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui report mensili dell’OPEC e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia per valutare i livelli della domanda e dell’offerta.
I dati forniranno una visione più chiara di quanto sta accadendo nel mercato del petrolio, per verificare se ci sia un equilibrio maggiore.
Attesi anche i dati di martedì e mercoledì sulle scorte USA, alla ricerca di nuove indicazioni sull’andamento della domanda e delle scorte nel principale consumatore mondiale.
Intanto, sul Nymex i future della benzina con consegna a settembre sono in calo di 2,3 centesimi o dell’1,5% a 1,620 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a settembre scende di 2,2 centesimi a 1,626 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a settembre sono in salita di 1,3 centesimi, o dello 0,5%, a 2,787 dollari per milione di BTU.