Investing.com - Il dollaro riduce i guadagni contro il paniere delle valute questo giovedì, con l’euro che schizza sulla scia dei verbali della Banca Centrale Europea mentre pesano i dati economici USA deludenti.
Il cambio EUR/USD tocca il massimo di 1,2040, per poi attestarsi a 1,2036 alle 09:01 ET (14:01 GMT), su dello 0,79% sulla giornata.
L’euro si è rafforzato quando i verbali del vertice di dicembre della Banca Centrale Europea hanno rivelato che i funzionari potrebbero considerare un graduale cambiamento delle linee guida all’inizio del 2018.
Un aggiustamento delle linee guida della banca per gli investitori sarebbe un segnale che i policymaker si preparano ad iniziare a chiudere il programma di acquisti di stimolo.
Dai verbali è emerso inoltre che i policymaker vedono una “espansione economica continua, robusta e sempre più autosufficiente”.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,37% a 91,77 per via dell’euro forte.
Sul sentimento sul dollaro pesano il report che ha rivelato un inatteso calo dei prezzi alla produzione USA a dicembre, il primo in quasi un anno e mezzo ed i dati da cui è emerso che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono inaspettatamente aumentate la scorsa settimana.
Il Dipartimento per il Commercio ha reso noto che l’indice sui prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% il mese scorso, il primo calo dall’agosto 2016.
In un secondo report si legge che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite di 11.000 unità a 261.000 la scorsa settimana, il massimo da fine settembre.
Il dollaro riduce i guadagni contro lo yen, con il cambio USD/JPY a 111,48, in calo dal massimo precedente di 111,88.
Il dollaro ha segnato una ripresa dal minimo di sei settimane contro lo yen questo giovedì, dopo che il regolatore forex cinese ha dichiarato che la notizia che Pechino potrebbe rallentare o bloccare gli acquisti di Buoni del Tesoro USA potrebbe essere errata.
Il biglietto verde resta positivo contro la controparte canadese, con la coppia USD/CAD su dello 0,10% a 1,2561, non lontano dal massimo di ieri di 1,2582.
Il dollaro canadese, cosiddetto “loonie”, resta sulla difensiva mentre diminuiscono le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca del Canada la prossima settimana nei timori che gli Stati Uniti stiano per tirarsi indietro dall’accordo nordamericano per il libero scambio (NAFTA).