LONDRA (Reuters) - I global equity strategist di Credit Suisse hanno declassato le borse dell'Europa continentale a "underweight", affermando che le valutazioni in Europa non sono basse ed è improbabile che il rischio politico italiano si risolva a breve.
Le borse europee scambiano con lo stesso rapporto prezzo/utili settoriale di quello Usa, non prezzando in maniera adeguata i rischi causati da un'economia italiana debole e dalla frizione tra il nuovo governo e l'Europa, afferma Credit Suisse.
"Le borse europee prezzano solo al 15% la probabilità di una crisi dell'eurozona, mentre lo spread Btp/Bund prezza una probabilità del 32%", scrivono gli strategist in una nota.
Hanno calcolato questa probabilità confrontando lo spread attuale con il picco raggiunto durante la crisi greca e il minimo toccato dopo la crisi. Il rapporto, che considera il massimo della crisi come la probabilità del 100%, dà come risultato una percentuale del 32.
E se la situazione politica italiana dovesse migliorare, l'euro sarebbe il primo ad approfittarne, rispetto all'azionario. "L'euro è effettivamente più a buon mercato rispetto alle borse dell'eurozona", affermano gli strategist, che confermano una valutazione "underweight" per i titoli azionari italiani, mentre è "overweight" sulle banche europee, che quest'anno hanno registrato la performance peggiore a livello settoriale.
Credit Suisse, infine, ha migliorato il giusizio sull'equity giapponese alla luce delle valutazioni basse record toccate.