DUBAI (Reuters) - Il governo di Abu Dhabi sta valutando proposte per ristrutturare bond a rischio del valore di circa 1,2 miliardi di dollari emessi dalla compagnia aerea Etihad Airways in partnership con altre linee aeree, hanno riferito fonti che hanno familiarietà con la materia.
Etihad aveva emesso nel 2015 bond per 700 milioni di dollari attraverso una società veicolo (SPV) denominata Equity Alliance Partners (EAP), poi per 500 milioni di dollari nel 2016.
Il ricavato andò a Etihad e ad altre compagnie aree che controllava parzialmente all'epoca, tra cui Alitalia e Air Berlin, che ora risultano insolventi.
Etihad non ha responsabilità legale per il salvataggio della porzione del bond di cui hanno beneficiato le due società, dato che le note non prevedevano disposizioni per l'insolvenza incrociata.
Ma dato che oltre 500 milioni di dollari di bond sono detenuti da investitori degli Emirati Arabi Uniti, Etihad ha chiesto al Dipartimento delle Finanze di Abu Dhabi di trovare un modo per ridurre le perdite per gli investitori e limitare eventuali danni al mercato locale dei debiti.
Ora il dipartimento è al lavoro con un adviser finanziario per trovare soluzioni di ristrutturazione, dicono le fonti.
Un'opzione potrebbe essere quella di modificare la struttura del bond per ottenere un rating sul credito migliore e per questo l'agenzia Fitch è stata coinvolta nelle discussioni, dicono le fonti.
Né Etihad, né l'amministrazione di Abu Dhabi hanno risposto alla richiesta di un commento. Fitch non ha voluto commentare.
Eventuali ristrutturazioni necessitano dell'approvazione dei detentori del bond.
Etihad ha dato l'ok per coprire la parte del debito di Alitalia, equivalente a circa 230 milioni di dollari attraverso un accordo tra le linee aree siglato prima che Alitalia entrasse in amministrazione straordinaria. Mancano invece garanzie per la parte di Air Berlin, che ha più o meno lo stesso valore.