LONDRA (Reuters) - Sciopero di quattro ore oggi a Terni da parte di centinaia di lavoratori dell'acciaieria del gruppo tedesco ThyssenKrupp per protestare contro il piano che punta a ridurre la forza lavoro del 20% nei prossimi cinque anni con l'uscita di 550 addetti.
Secondo la Fiom, le iniziative di protesta proseguiranno fino a quando il governo non deciderà di mediare con i vertici di Acciai Speciali Terni (Ast), la società controllata dal gruppo tedesco, per spingerli a cambiare il piano che dimezza la produzione e abbatte centinaia di posti di lavoro.
Il piano, oltre a tagliare di un quinto gli occupati, prevede anche un taglio dei costi pari a 100 milioni all'anno.
Qualora il target di riduzione dei costi non sarà centrato l'azienda chiuderà nel 2016 una delle due fornaci del sito di Terni, che hanno una capacità produttiva di acciaio inossidabile fino a 600.000 tonnellate ciascuna.
L'Italia è il secondo produttore di acciaio in Europa dopo la Germania.
A indicare la gravità della situazione, un operaio ha iniziato lo sciopero della fame mentre un altro, sentito da Reuters, ha detto che "nel piano industriale non c'è traccia di investimenti, usano i lavoratori come capro espiatorio in modo che altre società in Europa possano beneficiare dal nostro taglio di produzione".
Secondo un analista, però, il piano è credibile e potrebbe aiutare Ast a rimettere i conti a posto dopo le perdite degli ultimi anni.
"Il piano dell'azienda va decisamente nella giusta direzione ma devono trovare un compromesso con i sindacati. Devono tagliare. Il piano è positivo per l'industria non solo per Terni", ha detto.