Investing.com - Il prezzo del rame sale dal minimo di tre settimane della seduta precedente questo giovedì, dal momento che i dati industriali deludenti in Cina hanno rafforzato le aspettative che Pechino debba adottare nuove misure di stimolo per sostenere la seconda economia mondiale.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a luglio sale di 1,9 centesimi, o dello 0,66%, a 2,848 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea. Il prezzo resta in un range che va da 2,828 a 2,852 dollari.
Ieri il rame è sceso a 2,820 dollari, il minimo dal 30 aprile, prima di chiudere a 2,829 dollari, giù di 0,8 centesimi, o dello 0,3%. I futures troveranno supporto a 2,820 dollari, il minimo dal 20 maggio e resistenza a 2,913 dollari, il massimo dal 19 maggio.
I dati rilasciati questa mattina hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è salito a 49,1 questo mese da 48,9 di aprile, deludendo le aspettative di un aumento a 49,3 e risultando al di sotto del livello 50 che separa la crescita dalla contrazione.
I dati deludenti hanno alimentato le speculazioni che i legislatori debbano introdurre ulteriori stimoli per supportare l’economia tra i segnali di una crescita debole.
Da novembre, la Banca Popolare Cinese ha introdotto una serie di misure di stimolo, tra cui tre tagli dei tassi di interesse e due riduzioni del coefficiente di riserva obbligatorio delle banche principali, per tentare di dare slancio all’attività economica e sostenere la crescita.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Sul Comex, i futures dell’oro con consegna a giugno salgono di 2,00 dollari, o dello 0,17% a 1.210,70 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a luglio sono in salita di 8,7 centesimi, o dello 0,51%, a 17,20 dollari l’oncia.
L’oro resta supportato dai verbali del vertice di aprile della Federal Reserve pubblicati ieri, in cui si legge che molti funzionari ritengono prematuro un aumento dei tassi a giugno, soprattutto dopo i recenti dati che hanno rivelato una crescita economica di solo lo 0,1% nel primo trimestre.
Secondo molti policymaker, inoltre, la crescita economica vedrà una ripresa dopo l’indebolimento visto all’inizio dell’anno ed il mercato del lavoro si rafforzerà.
Secondo quanto dichiarato nei verbali, la tempistica dell'aumento dei tassi "dipenderà dall'andamento delle condizioni e delle prospettive economiche".
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno una serie di report, tra cui quelli sulle richieste di sussidio di disoccupazione, le vendite di case esistenti e l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.
L’attenzione degli investitori sarà rivolta inoltre ai dati sull’inflazione USA di venerdì e al discorso della Presidente della Fed Janet Yellen, che forniranno nuove indicazioni sull’andamento dell’economia.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 95,37 restando al di sotto del massimo di 95,94 di ieri.
Intanto, i timori per il possibile default della Grecia continuano a restare al centro dell’attenzione dei mercati, mentre si avvicina il 5 giugno, data in cui Atene dovrà aver raggiunto un accordo con i creditori.
La Grecia sta cercando di raggiungere un accordo con i creditori internazionali sulle riforme economiche che dovrà implementare prima di poter ricevere l’ultima tranche da 7,2 miliardi di euro del piano di salvataggio da 240 miliardi di euro.
La nazione dovrà restituire al Fondo Monetario Internazionale 305 milioni di euro entro il 5 giugno ma, se non dovesse raggiungere un accordo, il paese andrà incontro al default.