Investing.com – Un Monte dei Paschi in grande spolvero in Borsa Milano oggi. Alle 13 il titolo sale del 5% rispetto ai 2,99 della chiusura di martedì.
Dopo la cessione del 25% delle quote che ha messo ko Mps (BIT:BMPS) a Piazza Affari, le azioni della banca hanno iniziato un rally che in sole 5 sedute la sta riportando oltre il prezzo di 2,92 euro a cui il Tesoro ha venduto e verso quel 3,173 che rappresenta il valore massimo raggiunto da Siena sul FTSE MIB nell’ultimo anno.
A dare il via all’ascesa del Monte ci ha pensato Moody’s lo scorso 22 novembre, migliorando i rating di Mps e sottolineando “i progressi compiuti nella ristrutturazione, la maggiore capacità di generare utili e la riduzione del profilo di rischio, in un contesto operativo più favorevole”.
Le questioni giudiziarie
Ma a rinforzare ulteriormente il valore di mercato dell’istituto guidato da Luigi Lovaglio, potrebbero arrivare anche buone notizie dal fronte giudiziario.
Come riporta Il Sole 24 Ore, infatti, le case di investimento valutano lo scenario di un'assoluzione di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola nel processo di appello sui derivati. Per saperne di più bisognerà attendere l’11 dicembre, giorno in cui è stata fissata l’udienza. Tuttavia, secondo un report di Mediobanca (BIT:MDBI), l’assoluzione potrebbe portare un beneficio di oltre mezzo miliardo ai conti dell’istituto senese.
Nel dettaglio, la banca stima che, in caso di esito favorevole del processo, gli accantonamenti per rischi legali rilasciati andrebbero da un minimo di 200 milioni di euro a un massimo di 550 milioni, con l’impatto positivo sul Cet1 che potrebbe oscillare tra lo 0,3% e lo 0,75%. In ogni caso, Mediobanca prevede che Mps porterà avanti un atteggiamento “prudente” sulle riserve, come del resto consiglia l’incertezza legata a ogni procedimento.
La visione del Mef e di Moody’s su Mps
Chi mette le mani avanti, invece, è il Tesoro che prevede un futuro radioso per la banca toscana. Come comunicato da via XX Settembre in occasione della cessione del 25% delle quote della banca, infatti, l’operazione lampo rappresenta solo “la prima fase del più ampio processo che porterà il Mef a valorizzare pienamente la banca, nell’interesse della stessa e di tutti gli stakeholders, nel contesto del solido quadro patrimoniale e reddituale che caratterizza la banca e delle sue prospettive di ulteriore sviluppo”.
Infine, a chiudere il cerchio, rilanciando Rocca Salimbeni oltre quota 3 euro, ci ha pensato ancora Moody’s che, dopo aver alzato la valutazione dell’istituto, gli ha anche dedicato un report ad hoc. E allora, andando a leggere l’analisi pubblicata ieri, si scopre che secondo l’agenzia di rating americana il collocamento del 25% di Mps da parte del Tesoro “è positivo per il merito di credito di Mps” e “riflette il rafforzamento dei fondamentali della banca, il piano di ristrutturazione e le prospettive per la redditività futura”. Insomma, una bella investitura per la banca più antica del mondo che, dopo anni difficili, sembra finalmente aver imboccato la strada verso un futuro migliore.
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