NEW YORK/SAN FRANCISCO (Reuters) - Le banche statunitensi stanno accumulando grandi quantità di liquidità come assicurazione contro il rallentamento dell'economia, i continui deflussi di depositi e l'incombente inasprimento della regolamentazione che potrebbero avere un impatto in particolare sugli istituti di medie dimensioni.L'accumulo di liquidità è un altro esempio di approccio avverso al rischio da parte del settore bancario che sta ancora cercando di rimettersi in piedi dopo una serie di fallimenti la scorsa primavera e che potrebbe portare a un restringimento dell'attività di lending."Si tratta di una risposta logica a un'economia in rallentamento e, in particolare, a uno scenario in cui si assiste a un deflusso di depositi e si ha bisogno di conservare la liquidità", ha detto David Fanger, vicepresidente senior dell'agenzia di rating Moody's."Quello che è successo a marzo è stato un grande campanello d'allarme", ha aggiunto.Il crollo di Silicon Valley Bank (Svb) e di Signature Bank a marzo ha innescato un massiccio ritiro di depositi e ha posto nuovamente l'attenzione sulla salute finanziaria degli istituti di credito. Più di recente S&P ha tagliato i rating e rivisto l'outlook di diverse banche statunitensi, a seguito di una mossa simile da parte di Moody's.Complessivamente gli asset liquidi delle banche statunitensi ammontavano a 3.260 miliardi di dollari al 23 agosto, con un aumento del 5,4% rispetto alla fine del 2022. Come mostrano i dati della Federal Reserve, questo valore supera ampiamente i normali livelli pre-pandemia, anche se è in calo rispetto alle settimane immediatamente successive ai fallimenti bancari di marzo.
Le attività liquide presso gli istituti di credito di piccole e medie dimensioni sono aumentate del 12% rispetto all'inizio dell'anno; presso le 25 banche più importanti del Paese, le disponibilità in contanti sono aumentate di circa il 2,9%.
Le grandi banche, tra cui JPMorgan e Bank of America (NYSE:BAC), non hanno commentato, ma hanno rimandato alle dichiarazioni dei manager che indicavano la riduzione del bilancio della Fed, il calo dei depositi e l'aumento dei tassi a breve termine come motivazioni alla base dell'aumento degli asset liquidi.Il fallimento di Svb ha scatenato un'improvvisa corsa al contante da parte delle banche, che nel giro di due settimane hanno aumentato gli asset liquidi a 3.490 miliardi di dollari, il livello più alto da aprile 2022. Da allora il livello è diminuito, ma è ancora quasi il doppio di quello precedente alla pandemia.Le banche hanno bisogno di livelli di liquidità più elevati per far fronte alle passività, dato che i clienti ritirano i depositi, e per compensare rischi come le perdite su crediti, dato che la Federal Reserve mantiene alti i tassi di interesse per raffreddare crescita economica e inflazione."Molte banche stanno adottando misure per ridurre il rischio e rafforzare i propri bilanci", ha detto Brendan Browne, analista senior di S&P per le istituzioni finanziarie.Le banche regionali stanno spostando un maggior numero di "attività fruttifere", come quelle derivanti dalle attività di prestito, in contanti o titoli a breve termine, ha detto Manan Gosalia, analista di Morgan Stanley (NYSE:MS), che si occupa di banche regionali. "Poiché le banche vedono un'ulteriore pressione sui costi dei depositi e detengono livelli più elevati di liquidità, prevediamo che la crescita dei prestiti continuerà a rallentare verso la fine dell'anno", ha affermato.S&P prevede una crescita dei prestiti del 2% quest'anno, dopo un aumento di quasi il 9% l'anno scorso. REGOLE PIÙ SEVERESecondo gli analisti, anche le banche di medie dimensioni sono preoccupate per le regole in arrivo.Le autorità di regolamentazione statunitensi hanno detto che probabilmente imporranno requisiti di capitale e di liquidità più severi alle banche con un patrimonio di almeno 100 miliardi di dollari. Da marzo, l'attenzione delle autorità di regolamentazione si è intensificata, spingendo le banche a concentrarsi sulle capacità chiave di gestione della liquidità e delle passività patrimoniali."Le autorità di regolamentazione avranno meno pazienza" con le banche che presentano lacune nella gestione della liquidità e dei prestiti detenuti nei loro libri contabili, ha detto Peter Marshall, leader del gruppo di consulenza sulla liquidità dei servizi finanziari di EY.L'aggressivo inasprimento della Fed dal marzo 2022 ha fatto affondare molti titoli a lungo termine delle banche, creando un alone d'ansia tra investitori per la salute dei bilanci bancari.Da allora, le banche stanno adottando misure per aumentare la liquidità riducendo gli investimenti in titoli o vendendoli in perdita.S&P ha stimato che su questi titoli per le banche assicurate dalla Fdic c'erano più di 550 miliardi di dollari di perdite non realizzate per le attività disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza al 30 giugno.Bank of America ha detto in una presentazione di luglio di aver venduto 93 miliardi di dollari dal segmento disponibile per la vendita del bilancio nei primi due trimestri e di aver aggiunto i proventi alla liquidità, che ammontava a 374 miliardi di dollari alla fine di giugno, come risulta dai dati del secondo trimestre. La banca ha inoltre dimostrato che la liquidità, impiegata nei mercati monetari, stava generando rendimenti migliori rispetto alla conservazione di titoli a basso rendimento.La rivale JPMorgan ha venduto titoli nell'ultimo anno. Ha 420 miliardi di dollari in contanti e 990 miliardi di dollari di quelle che definisce attività liquide di alta qualità e altri titoli non vincolati."La buona notizia per alcune di queste banche che reinvestono liquidità è che i tassi a breve termine sono piuttosto elevati", ha detto Mac Sykes, gestore di portafoglio presso Gabelli Funds."È sicuramente opportunistico e vantaggioso investire in titoli a breve termine".
(Tradotto da Camilla Borri, editing Gianluca Semeraro)