I titoli azionari statunitensi sono in rialzo lunedì, con il S&P 500 in aumento di oltre lo 0,5%, il Dow in crescita dello 0,6% e il Nasdaq in aumento dello 0,3%. Tuttavia, gli analisti di Barclays hanno comunicato agli investitori in una nota che la società vede due potenziali fonti di ribasso.
La prima è la leva operativa negativa, aggravata da una disinflazione più rapida. Gli analisti hanno dichiarato agli investitori che la disinflazione "sta finalmente prendendo piede".
È stata "a lungo attesa dalla Fed", scrivono gli analisti, ma "forse è un vento contrario critico per le società che hanno guadagnato troppo per gran parte dell'era post-pandemica".
"Le pressioni sui margini hanno afflitto l'S&P 500 per tre trimestri consecutivi e pensiamo che ci sia ancora spazio per correre, dato che l'inflazione salariale rimane appiccicosa e l'aumento delle scorte ad alto costo risponde a una domanda in rallentamento (anche se non recessiva)", hanno aggiunto.
La seconda potenziale fonte di ribasso è l'esposizione alla Cina: Barclays ritiene che un rallentamento della crescita cinese non debba essere sottovalutato per le società con una sostanziale esposizione dei ricavi all'Asia. Tuttavia, il paniere di esposizione alla Cina della società ha ampliato il divario di sovraperformance QTD rispetto all'MSCI China.
"Diffidiamo delle società che negli ultimi trimestri hanno fatto eccessivo affidamento sui prezzi, nonché di quelle che hanno un'esposizione sostanziale alla Cina e che scambiano a valutazioni elevate", proseguono gli analisti.
Gli economisti dell'azienda ritengono che la tendenza al ribasso dei dati cinesi di maggio e giugno suggerisca che "sta diventando sempre più difficile per Pechino raggiungere gli obiettivi di crescita in assenza di misure di stimolo politico più consistenti, il che è improbabile".