Gli analisti di Barclays hanno dichiarato in una nota lunedì di prevedere una domanda contenuta per l'iPhone 16 di Apple (NASDAQ:AAPL), basandosi su tempi di attesa più brevi e verifiche nei canali durante la prima settimana di preordini.
Secondo Barclays, i primi segnali "non sono incoraggianti", poiché sia i modelli Pro che quelli base hanno registrato una risposta più debole rispetto al lancio dell'iPhone 15 dello scorso anno.
La nota evidenzia tempi di attesa significativamente più brevi in tutti i mercati chiave, in particolare per i modelli iPhone 16 Pro.
Negli Stati Uniti, il tempo di attesa per l'iPhone 16 Pro Max durante la prima settimana era di soli 26 giorni, rispetto ai 41 giorni dell'iPhone 15 Pro Max. Barclays aggiunge che, analogamente, l'iPhone 16 Pro ha avuto un'attesa di 18 giorni, in calo rispetto ai 25 giorni dello scorso anno.
In Cina, dove la domanda è considerata un indicatore cruciale per Apple, il tempo di attesa per l'iPhone 16 Pro Max sarebbe sceso a 18 giorni, dai 36 giorni dell'iPhone 15 Pro Max.
Barclays ritiene che i tempi di attesa più brevi e la minore domanda segnalino "una domanda più debole del previsto, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina", dove la spesa dei consumatori si è indebolita.
Inoltre, secondo i contatti della catena di fornitura della banca, si stima che le unità di preordine globali siano diminuite di una percentuale a due cifre rispetto all'anno precedente.
Il lancio di Apple Intelligence, una funzionalità chiave per l'iPhone 16, è stato rinviato al 2025 per mercati come la Cina e parti dell'Europa. Barclays ritiene che il ritardo possa smorzare l'entusiasmo per il nuovo modello.
La banca ha anche sottolineato che il lancio anticipato dell'iPhone dà ad Apple due giorni extra di vendite per il trimestre di settembre, ma è improbabile che questo compensi le tendenze più deboli della domanda.
Con questi venti contrari, Barclays mantiene il rating Underweight e il prezzo obiettivo di $186 su Apple, suggerendo che la domanda di iPhone 16 potrebbe continuare a rimanere indietro a meno che le vendite non migliorino nei prossimi mesi.
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