FRANCOFORTE (Reuters) - Alcuni banchieri della Banca centrale europea volevano inizialmente un taglio dei tassi di interesse più consistente, preoccupati tra l'altro che i nuovi dazi statunitensi possano ostacolare la crescita economica.
Lo hanno riferito tre fonti a Reuters.
La Bce ha tagliato oggi i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale tenendo la porta aperta a un ulteriore allentamento, mentre l'economia della zona euro è rallentata dall'instabilità politica e dalla minaccia di una nuova guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Tuttavia, circa cinque dei 26 membri del Consiglio direttivo hanno inizialmente spinto per un taglio di 50 punti base alla luce delle previsioni di inflazione e crescita inferiori.
In particolare, hanno sostenuto che il prossimo anno l'economia potrebbe crescere meno dell'1,1% previsto dalla Bce, già ridotto, se la nuova amministrazione Usa di Donald Trump dovesse imporre nuovi dazi all'Unione europea.
La piccola minoranza di banchieri che chiedeva a gran voce un taglio più consistente ha presto ceduto, hanno riferito le fonti, aggiungendo che c'era poca voglia di prendere decisioni affrettate data l'incertezza prevalente.
Un portavoce della Bce non ha commentato.
La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che il taglio è stato sostenuto da tutti i membri e che le nuove previsioni economiche dello staff non tengono conto di alcun dazio statunitense che non sia già stato introdotto.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)