VIENNA (Reuters) - È "ipotizzabile" che la Banca centrale europea tagli i tassi di interesse di 25 punti base nella prossima riunione di questo mese, ma non di più.
Lo ha detto il governatore della banca centrale austriaca e membro Bce Robert Holzmann in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano austriaco Oberoesterreichische Nachrichten.
Gli investitori si aspettano che la Bce riduca i tassi in tutte le sue prossime riunioni almeno fino al prossimo giugno e il tasso di deposito del 3,25% dovrebbe archiviare il 2025 all'1,75%, un livello abbastanza basso, secondo molti economisti, per iniziare a stimolare la crescita.
"Allo stato attuale dei dati, penso che sia ipotizzabile una riduzione di 0,25 punti percentuali (nella riunione di questo mese), non di più, ma non è ancora deciso. Come sempre, dipende dai dati finali che riceveremo", ha detto Holzmann.
L'aspettativa generale che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump introduca dazi doganali sulle importazioni dopo il suo insediamento a gennaio sta tuttavia esercitando una pressione al rialzo sulle aspettative di inflazione, ha aggiunto.
"Abbiamo un presidente Usa appena eletto che sta mettendo in ombra l'inflazione in Europa. Le previsioni in merito saranno probabilmente spinte verso l'alto a causa di Trump", ha affermato, aggiungendo che l'entità di tale effetto dipenderà dalle politiche che il presidente attuerà.
"I dazi hanno due effetti. In primo luogo, tutti diventano più poveri perché i prezzi relativi dei beni importati aumentano. Poi, probabilmente si cercherà di mitigare questi effetti attraverso la spesa pubblica, che metterà ulteriore pressione sul bilancio. Entrambi gli aspetti sono destinati a far salire l'inflazione", ha affermato.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)