Di Michael Elkins
Bernstein ha ribadito il rating Underperform e il price target di 150,00 dollari su Tesla (NASDAQ:TSLA) in seguito alla presentazione dei numeri del 2022 da parte del produttore di veicoli elettrici.
Il 2022 è stato un altro anno forte per la crescita dei veicoli elettrici. Gli EV a batteria sono cresciuti del 70% circa, passando da 3,8 milioni a 6,5 milioni, oltre a una forte crescita del 110% nel 2021. In un contesto di declino generale del mercato automobilistico, i BEV rappresentano ora l’8,3% del volume totale dei veicoli leggeri.
Nonostante la crescita unitaria del 40%, la quota BEV di Tesla è scesa dal 25% nel 2021 al 20% nel 2022, con un calo di circa 800 punti percentuali rispetto al picco del 28% del 2020. Sebbene parte di questo fenomeno sia dovuto a uno spostamento del mix globale verso la Cina, che secondo Citi potrebbe parzialmente invertirsi, Tesla ha anche perso quota in tutti i principali mercati ad eccezione dell’Europa. Il numero di modelli BEV con vendite superiori a 5.000 unità è passato da 223 nel 2021 a 295 nel 2022, con un aumento del 57% negli Stati Uniti. I 5 veicoli elettrici a più alto volume di vendita hanno perso collettivamente quota in tutti i principali mercati in ciascuno degli ultimi due anni.
Gli analisti di Bernstein hanno scritto in una nota: “Le ultime settimane ci hanno ricordato quanto TSLA sia difficile da valutare nel breve termine, ma crediamo che nel lungo termine la valutazione conti e che il titolo sia scambiato al di sopra del nostro valore DCF 2050 di 150 dollari/azione. Con la ripresa del sentiment degli investitori, è emersa una nuova ipotesi bull secondo cui Tesla ha un vantaggio strutturale duraturo in termini di costi, che le consentirà di acquisire un volume superiore e di dominare il mercato degli EV ed ottenere un’economia favorevole nel lungo periodo. Di conseguenza, il titolo si è scrollato di dosso una perdita sui margini nel Q4, mentre l’azienda ha indicato un obiettivo di crescita del volume di 1,8 milioni nel 2023. Tuttavia, riteniamo che i tagli ai prezzi sottolineino la natura altamente competitiva del mercato automobilistico, in cui margini elevati e volumi elevati sostenuti non hanno precedenti e che, a nostro avviso, sono necessari per giustificare la valutazione elevata di Tesla. Manteniamo il nostro rating Underperform”.
Tesla continua a puntare su un CAGR dei volumi del 50% nel tempo, suggerendo un obiettivo di 2,7 milioni di unità nel 2024. Gli analisti ritengono che questo obiettivo sarà difficile, dato che Citi non si aspetta che Tesla abbia una nuova offerta ad alto volume prima del 2025 e che il Cybertruck probabilmente contribuirà solo in misura modesta l’anno prossimo.
Le azioni di TSLA sono in rialzo del 3,32% negli scambi premarket di questo giovedì.