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Bitcoin: in Italia la tassazione sulle plusvalenze salirà dal 26 al 42% nel 2025

Pubblicato 17.10.2024, 10:48
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Investing.com – Alla ricerca di fondi per finanziare la prossima legge di bilancio, il governo ha messo nel mirino il mercato delle criptovalute. La tassazione sulle plusvalenze da Bitcoin passerà così dal 26% al 42% nel 2025. A confermarlo è stato il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo: “Visto che il fenomeno si sta diffondendo, lo tassiamo di più”, ha spiegato Leo.

E in effetti la misura potrebbe colpire un’ampia platea di contribuenti. In base ai calcoli dell’Osservatorio Blockchain and Web3 della School of Management del Politecnico di Milano sono oltre 3,6 milioni gli italiani in possesso di criptovalute o token.

Le polemiche sulla tassazione dei Bitcoin

Non sono mancate le polemiche che hanno accompagnato l’annuncio del ministro. “Sul tema tassazione crypto auspico un confronto approfondito con gli operatori e le associazioni di categoria in Commissione. Innalzare così di botto la tassazione è controproducente. Magari mi sbaglio ma proprio per questo è opportuno confrontarsi”, ha commentato su X membro della commissione Finanze e Coordinatore Nazionale Dipartimento Innovazione della Lega.

“Imposta incostituzionale”

“L'imposta sostitutiva al 42% prevista per il 2025 sarebbe fiscalmente discriminatoria e quindi iniqua, probabilmente anche incostituzionale”, ha evidenziato Ferdinando Ametrano, ceo della fintech Checksig. “Come tutte le idee mal concepite, avrebbe l'effetto dannoso di far fuggire i capitali cripto dall'Italia, creando distorsioni di mercato e inducendo gli investitori a realizzare il capital gain entro la fine del 2024. Inoltre – ha aggiunto Ametrano -, creerebbe uno squilibrio irragionevole rispetto agli investimenti in ETP, ETC e ETF Bitcoin, che sono tassati al 26%. Infine, il danno per l'industria italiana che fornisce servizi in ambito cripto sarebbe enorme”.

Intervento diretto anche di Paolo Ardoino, amministratore delegato della società di criptovalute Tether: “Visto che questo fenomeno (bitcoin) va diffondendosi prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%”, ha scritto l’informatico su X, facendo eco alle parole del viceministro Leo. “Traduzione – ha chiosato Ardoino -: più qualcosa ha successo più va tassato! Come osano, i sudditi, usare il bitcoin come protezione / opzionalità verso le politiche finanziarie italiane!”.

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