MILANO (Reuters) - Il fondo attivista Elliott, che esprime la maggioranza dei consiglieri di Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim), critica in una nota quello che definisce il tentativo di Vivendi (PA:VIV) di riprendere il controllo del cda, ma si dice aperto al dialogo nell'interesse dei soci.
Il cda Tim, che vede una maggioranza di 10 consiglieri su 15 proposti dal fondo attivista Elliott e votati dai soci il 4 maggio 2018, ha deciso oggi di fissare per il 29 marzo la data per il voto sulla richiesta di Vivendi, primo azionista con il 23,9% del capitale, di rivedere la composizione del cda.
I francesi hanno chiesto di mettere ai voti la revoca di cinque amministratori della lista Elliott - Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari (MI:RACE), Dante Roscini e Paola Giannotti de Ponti - e la nomina di Franco Bernabè, Rob van der Valk, Flavia Mazzarella, Gabriele Galateri e Francesco Vatalaro.
Elliott ritiene che questa mossa sia l'ultimo tentativo di riprendere il controllo del cda e ritiene fallirà.
Il fondo dice che Tim ha bisogno di stabilità e si dice pronto a un dialogo costruttivo con Vivendi, "che riteniamo sia nell'interesse di tutti i soci Tim".
Secondo le ultime comunicazioni ufficiali, il fondo detiene l'8,8% del capitale.