MILANO (Reuters) - Inizio di settima con gli indici in flessione a Piazza Affari dopo il recente rally in una giornata comunque avara di spunti per la chiusura di Wall Street a seguito del Labour Day.
A livello macro le attese degli investitori sono rivolte alle prossime mosse della Bce e della Fed.
Per quanto riguarda la Fed, i mercati scommettono che l'entità del taglio dei tassi di settembre potrebbe dipendere dal dato sui salari, atteso in settimana, dato che il presidente Powell ha dichiarato apertamente di non voler vedere ulteriore debolezza nel mercato del lavoro.
Intorno alle 11,40 il Ftse Mib cede lo 0,18%. Volumi sempre molto contenuti pari a circa 600 milioni di euro circa.
Titoli in evidenza:
Denaro sulle banche con le big Intesa (BIT:ISP) e UniCredit in crescita rispettivamente dello 0,84% e dello 0,6%. Qualche realizzo su MPS (BIT:BMPS) in flessione dello 0,5% con gli investitori che tornano a ragionare su ulteriori scenari di vendita della partecipazione da parte del Mef.
Volatile Ferrari (BIT:RACE), partita forte toccando nuovi massimi storici a 449,4 euro, poi flettere dello 0,65% su realizzi. Ieri la Ferrari ha vinto il Gran Premio di Formula Uno di Monza, con Charles Leclerc, che ha preceduto sul traguardo i favoriti Oscar Piastri e Lando Norris su McLaren, mentre stamani è stata annunciata la nuova partnerhsip con Unicredit (BIT:CRDI) al posto di Santander (BME:SAN).
Sull'ottovolante Juventus (BIT:JUVE) che crolla dell'11% su fisiologiche prese di profitto dopo il balzo di oltre il 22% registrano la settimana scorsa.
Nel comparto oil, spunti su Tenaris (BIT:TENR) che balza dell'1,2%. Un broker cita le richieste di tre senatori Usa di ridurre l'attuale quota di importazione per prodotti OCTG (Oil country tubolar goods) della Corea del Sud e questo sarebbe una buona notizia per Tenaris perché sosterrebbe la stabilizzazione e la potenziale ripresa graduale dei prezzi di prodotti OCTG negli Stati Uniti. Denaro anche su Eni (BIT:ENI) che avanza dello 0,3%.
Vendite su Diasorin (BIT:DIAS) che arretra del 3,2%.
Ancora giu' Aquafil in flessione del 5,3% dopo il forte ribasso registrato venerdi' scorso a seguito dell'annuncio del piano industriale al 2026 e la ricapitalizzazione fino a 40 milioni di euro.
Pesante anche Ferretti, in flessione del 6% post semestrale.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)